Cape Town. Sono parole di delusione quelle degli Azzurrini dopo il match perso contro la Georgia nel terzo e ultimo turno della Pool B: il confronto con gli Junior Lelos si è confermato duro sul piano fisico e complicato su quello strategico, lasciando sul campo più di qualche rimpianto su alcuni dei passaggi-chiave degli 80 minuti del pomeriggio di Stellenbosch. “Abbiamo iniziato alla grande, seguendo il nostro piano di gioco che prevedeva lo sfruttamento del territorio secondo una certa strategia, cosa che però proseguendo nel match non ci è più riuscita”, racconta Mirko Belloni, a segno con una meta e protagonista dell’ennesima prestazione di alto livello. “In settimana avevamo lavorato ad alcune situazioni di gestione paziente del possesso nei loro 22, la mia meta è arrivata grazie a quello che avevamo preparato, peccato per l’indisciplina, ci è costata tanto davvero. Va anche detto che ad un certo punto non capivamo più di tanto il metro dell’arbitro, cosa che ha creato anche qualche incomprensione di troppo tra noi giocatori. Dopo una sconfitta così la cosa più importante è mantenere positività e fiducia, sia come gruppo, sia a livello individuale, tra qualche giorno c’è un’altra partita da giocare al nostro massimo livello”.
A referto con la sua meta e la firma su una performance che si è meritata i complimenti dentro e fuori il clan azzurro, Nicholas Gasperini conferma la durezza della sfida al XV caucasico: “Dovevamo restare di più nei loro 22, il piano era quello ma non ci siamo riusciti per diversi motivi, e anche se non può certamente essere un alibi, devo dire che certe decisioni dell’arbitro proprio non le abbiamo capite. Ora ci aspettano due partite davvero importanti, dove ogni punto pesa doppio per evitare la retrocessione: dobbiamo essere fiduciosi in noi stessi, contro la Georgia nessuno si è tirato indietro, abbiamo lottato, placcato e difeso bene, ripartiamo da questo e andiamo avanti”.
Per il Capitano una sconfitta che non sminuisce l’orgoglio per una partita combattuta duramente assieme ai suoi compagni: “Sono orgoglioso dei ragazzi, abbiamo lottato duramente però oggettivamente con tre cartellini gialli e mezz’ora regalando un uomo di vantaggio all’avversario diventa difficile portare a casa le partite”, commenta Jacopo Botturi. Davanti è stata dura, ma in mischia chiusa abbiamo fatto un bel lavoro e in generale li abbiamo affrontati senza tirarci mai indietro, ora anche contro la Spagna dobbiamo portarci dietro lo stesso atteggiamento, lavorando per limitare la frenesia che in qualche occasione ci ha tolto la lucidità necessaria”.
“I ragazzi si sono battuti, ma è chiaro che l’indisciplina è stata eccessiva, tre cartellini gialli non sono compatibili con match di questo livello”, chiude l’head-coach Roberto Santamaria. “I ragazzi hanno difeso bene, specie nelle situazioni sui cinque metri, riprendendo la partita quando sembrava scivolarci via, poi però qualche errore sotto pressione ci ha spinto indietro, e da questo dobbiamo ripartire, dalla comprensione di quello che non ha funzionato in quei momenti. Sapevamo che uno dei focus del match era proprio la disciplina, in particolare nella difesa del drive, e sicuramente questo obiettivo non è stato raggiunto. Prendiamo comunque tutto il positivo anche nella sconfitta, ad esempio la consapevolezza che il gruppo è di qualità nella sua interezza, come continuano a dimostrare i cambi durante le partite. Ora pensiamo alla prossima contro la Spagna, abbiamo giocato tre partite in dieci giorni e domenica saremo di nuovo in campo, con i ragazzi lavoreremo per mantenere alta la nostra energia positiva e farci trovare pronti”.