image001Missione compiuta, ma che fatica: la Union Riviera Rugby, con la storica maglia biancazzurra sanremese, batte lo Spezia 28 a 10, ma è stata dura. IL DB Group Spezia arriva al Pino Valle di Baité molto rinnovato. Alcuni senatori si sono fatti da parte, tra cui il monumentale pilone argentino Hernàn Erenù… la sfida rinnova tensioni vecchie e recenti: due espulsi nella scorsa stagione e i cartellini non sono mancati neanche in questa occasione. È stata però una partita un po’ spenta, vissuta sul confronto ostico, territoriale. La Union non è riuscita a mettere sempre in gioco il suo movimento e la sua fantasia, tarpata da uno Spezia scorbutico secondo solito copione. Uno Spezia che non ha però neanche rinunciato, se possibile, a giocare al piede e a lanciare le ali. Inizio guardingo: la Union soffre in mischia. Sarà un leit-motiv della partita, tamponato nel secondo tempo. Nonostante tutto, però, dopo cinque minuti è shining Vazio che sfonda la difesa dopo una fase di gioco chiuso, abbattendosi in meta assieme a due spezzini. Sarà un segno, dato che la popolare seconda linea imperiese era reduce dall’espulsione contro gli aquilotti nella scorsa stagione. Una partita nella partita. La Union è un po’ lenta, ma appare disciplinata. Se i tecnici Perrone e Lisco si dannano a bordo campo, sul terreno si ode la sola voce di Davide Pozzati che interpreta da par suo il ruolo di mediano d’apertura, chiave tra mischia e talentuosi tre quarti. In mediana gioca Felipe De Castro, una soluzione d’emergenza rivelatasi comunque valida, dato che Dal Piaz è tra i backs e Castaldo è reduce da un viaggio promozionale rugbistico in Kenia. Spezia reagisce e lancia a più riprese un’ala spesso imprendibile, l’italo tongano William Fumera. E basta un attimo di confusione per la segnatura spezzina: 5-5 e palla al centro. La supremazia territoriale dei corsari ponentini è messa sempre in discussione, ma i peccati veniali degli avversari sono ripagati da due calci di Roggero, che porta il punteggio sull’11-5. La partita si innervosisce. Ne fa le spese una terza linea levantina, spedito sulla panca dei puniti per una bestemmia, ben udita da molti a bordocampo, ma soprattutto dall’inflessibile arbitro. Ne profitta subito la Union che vince una touche e opera una maul avanzante. Vazio si aggiunge dopo alcuni secondi, recupera la palla in coda e la porta oltre i sogni. Meta trasformata. 18-5.
Durante l’intervallo il coach Perrone striglia i ragazzi ed inizia una girandola di sostituzioni. Entra Castaldo, rientra in terza linea De Castro, esce Semeria ed entra Lorenzo Mollo e via dicendo. La partita riprende e va via scorbutica. Viene sanzionato Pozzati per una presa alta, entra lo squalo Berio, ma uscirà poco dopo per un guaio al polpaccio. Un peccato, perché poteva dare sostanza alla mischia. E comunque, con l’uomo in meno, è la Union a ruggire, con l’”Invisibile” Roggero che arriva in meta bucando la difesa: 23 a 5 e ancora una meta per il bonus. La stanchezza si fa sentire, il Pino Valle è pesante, cade una pioggia rognosa. Si parla troppo in campo, soprattutto fra i corsari. Ne fa le spese il pugnace Minniti, che viene espulso per un placcaggio alto. Di fatto, è il capro espiatorio di troppe fasi di gioco fallose e confuse. E lo Spezia ne approfitta per una nuova segnatura. I ponentini pur in 14 non ci stanno e ritornano ad avere la supremazia territoriale, visitando spesso il tinello spezzino…quei 22 metri sono percossi con forza, ma senza successo finale. Questo finché Felipe De Castro ragiona “ di forza” a ridosso dei 22 e lancia Pozzati, nel frattempo rientrato. E questi caprioleggia sul tongano avversario, battuto in quell’elusione di cui è apparso maestro. Trasformazione compiuta e punto di bonus per le quattro mete. Vazio formalmente man of the match. In campionato ancora sopra le righe Recco e Genova, Union a seguire con Savona. Domenica prossima trasferta dura nel capoluogo regionale, indi quarto turno il 10 novembre ad Imperia per un classico: ore 14.30, di scena il Savona. E lì sarà sicuramente spettacolo.

Roggero, Demasi, Battistotti, Dalpiaz,  Semeria, Pozzati, De Castro, Novaro (cap), Minniti,  Piana, Vazio, Salaris, Barbotto, Di Franco, Coreddu;  a disposizione: Crespi Ferrua Mollo Beruto Berio Castaldo,