Nulla da fare ancora per la Paspa Pesaro. A Roma contro la Primavera incappa nella sesta sconfitta consecutiva, questa volta per 26-15, senza neppure la magra consolazione di un punto di bonus. Una partita in cui la differenza l’ha fatta l’aggressività e la precisione al piede dei romani a scapito di quella dei pesaresi, a secco dalla piazzola nonostante una meta realizzata in più rispetto i padroni di casa. Parziale scusante dei giallorossi le tantissime defezioni, da Joubert al capitano Villarosa, da Maccan a Pozzi. Una partita iniziata subito in salita sotto per 13-0 a causa di due piazzati ed una meta trasformata.

Fortunatamente arriva la reazione di Pesaro, brava a rientrare in partita prima della fine del primo tempo con due mete, una di Koolofai e una di Antonelli che le permettono di chiudere il primo tempo sotto di 13-10. Al ritorno in campo i kiwi fanno ancora meglio trovando la terza meta di giornata, la seconda di Koolofai,  portandosi avanti per 15-13.

Poi però il black out con un piazzato dei romani, la seconda meta e un nuovo piazzato a decretare il 26-15 finale. “Abbiamo sbagliato la prima delle nove finali che ci attendevano, ma se entreremo in campo con lo stesso atteggiamento sarà difficile fare meglio nelle prossime  – a fine partita il deluso commento del tecnico Mazzucato – Non è possibile che il migliore in campo sia stato Agostini, un ragazzino dell’under 18. Se tutti avessero avuto la sua fame sin dall’inizio, non ci saremmo trovati sotto per 13-0. Poi per fortuna è arrivata la reazione, ma nel finale è mancato il fiato mentre la Primavera continuava a dimostrare di esser molto più aggressiva di noi. Dobbiamo ritrovare la voglia di giocare e aggredire l’avversario”.

Una sconfitta resa ancora più dura dal fatto che le inseguitrici hanno fatto punti ed ora la classifica si accorcia ulteriormente con la zona retrocessione che dista solo tre lunghezze. Domenica alle 14.30 al Toti Patrignani arriveranno I Medicei, ultimi in classifica a quattro punti, ma oggi in grado di fermare la capolista Capitolina sul pareggio.