SEI METE IN FINALE VALGONO TITOLO E RITORNO TRA LE PRIME DODICI AL MONDO
Temuco (Cile) – Tre anni dopo il successo di Mosca, l’Italia U20 torna ad aggiudicarsi il Junior World Rugby Trophy, conquistando sul prato di Temuco, nel Sud del Cile, il Mondiale “B” di categoria e la promozione nel Junior World Championship 2014 in Nuova Zelanda.
Gli Azzurrini allenati da Gianluca Guidi superano il Canada per 45-23 all’Estadio “German Becker” in fondo ad una partita dai molti volti, dominata per buona parte degli ottanta minuti da Esposito e compagni contro un XV nordamericano che ha confermato sino in fondo quanto di buono aveva fatto vedere nella fase a gironi eliminando due candidate alla vittoria finale come Tonga e Giappone.
“Abbiamo riportato l’Italia nell’elite del rugby mondiale giovanile, è il posto che le spetta. Ringrazio i ragazzi che hanno lavorato con me quest’anno e sono diventati uomini partita dopo partita, il mio staff che non mi ha mai fatto mancare il proprio aiuto in nessuna situazione. Siamo felici per la vittoria, ma non abbiamo fatto nulla di più del nostro dovere, abbiamo raggiunto l’obiettivo per il quale eravamo venuti in Cile” ha detto a fine gara coach Gianluca Guidi.
“Ottima la prova della mischia contro un avversario fisico, ma è stata tutta la squadra ad esprimersi nel modo giusto, con grande consistenza, nell’arco di tutta la gara. La vittoria di questa sera, come quella degli Emergenti ieri a Bucarest, è la dimostrazione che i giocatori italiani di qualità ci sono, è sufficiente metterli nelle condizioni di lavorare come si sta facendo. Per me era l’ultima partita con una Nazionale, un grazie davvero sentito tutti coloro con cui cui ho avuto modo di lavorare in questi miei anni in Federazione e sono davvero felice di consegnare ad Alessandro Troncon che prenderà il mio posto l’anno prossimo una squadra che giocherà il più importante trofeo mondiale di categoria”
Sempre in vantaggio sin dal primo minuto, con Violi ad aprire le marcature dopo pochi istanti stoppando e schiacciando in meta un calcio di liberazione, l’Italia U20 ha dominato in mischia, gestito ottimamente il gioco al piede, si è affidata alle incursioni dei suoi trequarti – da incorniciare la prestazione della linea arretrata, con un Campagnaro in grande giornata – per scardinare la solida difesa canadese.
Dopo un buon avvio nel primo quarto di gara, l’Italia ha faticato nella seconda parte della prima frazione di gioco ad imporre il proprio rugby sul XV in maglia rossa, finendo per concedere due calci di punizione da posizione agevole che hanno mandato le squadre a riposo sul 10-6.
Diverso l’equilibrio della ripresa, con l’Italia che minuto dopo minuto ha cominciato a macinare metri palla in mano e ad imporre peso e maggiore esperienza del proprio pacchetto, già apparso in crescita nell’ultima fase del 6 Nazioni: al sesto minuto, da mischia ordinata, è arrivata con il terza centro Mbandà la meta che – trasformata da un Padovani oggi impeccabile al piede, 100% di realizzazioni per il dieci azzurro del Mogliano – ha portato oltre break Esposito e compagni.
In Canada ancora una volta ha provato a reagire ed ha vissuto i propri momenti migliori nei minuti che hanno seguito la meta italiana, accorciando prima con un piazzato del solito O’Leary e poi portandosi ad una sola lunghezza di distanza con una meta del tallonatore Mascott, trasformata ancora da O’Leary.
Con il fiato dell’avversario sul collo, l’Italia ha costruito la propria vittoria salendo in cattedra con la mischia che, ingaggio dopo ingaggio e breakdown dopo breakdown, ha mandato fuori giri la difesa cannucks: al ventiduesimo, in una manciata di secondi, il Canada ha dovuto ricorrere a due falli professionali sanzionati con altrettanti cartellini gialli. Una meta tecnica propiziata da un nuovo avanzamento in mischia ordinata subito dopo ed un’invenzione di Padovani che con un calcetto a seguire ha lanciato Salvetti al ventottesimo hanno dato all’Italia un doppio break e la certezza della vittoria. Sopra per 31-16, Esposito e compagni non hanno tolto il piede dall’acceleratore andando nuovamente in meta con Violi al trentaseiesimo. Il Canada, ormai sconfitto ma non piegato nel morale, ha reagito ancora una volta nel finale mandando in meta il proprio capitano, l’ottimo numero tredici Kay, ma il finale è stato tutto di marca italiana con Michele Campagnaro che ha coronato la propria splendida prova nel Mondiale e nella finale di questa sera con uno slalom in mezzo ai pali. A Padovani il compito di mettere il sigillo alla partita trasformando il 45-23, a capitan Esposito dopo il fischio finale quello di sollevare per la seconda volta nella storia del rugby italiano il Junior World Rugby Trophy e di consegnare idealmente il biglietto per il Mondiale U20 neozelandese agli Azzurrini che verranno.
Questo il tabellino del match:
Temuco, Estadio “German Becker” – domenica 9 giugno 2013
Junior World Rugby Trophy – Finale
Italia v Canada 45-23
Marcatori: p.t. 1’ m. Violi tr. Padovani (7-0); 10’ cp. Padovani (10-0); 19’ cp. O’Leary (10-3); 32′ cp. O’Leary (10-6) s.t. 6′ m. Mbandà tr. Padovani (17-6); 9′ cp. O’Leary (17-9); 12′ m. Mascott tr. O’Leary (17-16); 22′ m. tecnica tr. Padovani (24-16); 28′ m. Guarducci tr. Padovani (31-16); 36′ m. Violi tr. Padovani (38-16); 39′ m. Kay tr. O’Leary (38-23); 41′ m. Campagnaro tr. Padovani (45-23)
Italia: Esposito (cap); Odiete, Campagnaro, Boni, Guarducci; Padovani, Violi (39′ st. Azzolini); Mbandà (37′ st. Marazzi), Vian, Salvetti (26′ pt. Negri); Andreotti, Trotta; Scarsini (13′ st. Biancotti), Daniele (39′ st. Traore), Panico
all. Guidi
Canada: Fitzpatrick; Webster, Kay (cap), McCann, Douglas; O’Leary, Hammond; Harvey, Heaton, Thorpe (34′-40′ pt., 1′ st. Smith); Hamilton, Roche; March, Mascott, Sears-Duru
a disposizione: Herron, Courtney, Van Buren, Smith, Pitblado, Yanagiya, Laplaca
all. Shelley
Cartellini: 22′ st. giallo Kay e Sears-Duru (Canada)
arb. Sylvestre (Argentina)