L’esordio in campionato della nostra U14 avviene in trasferta alle Tre Fontane, sullo storico campo della Rugby Roma Club (ex Rugby Roma Olympic), che anche oggi conferma il suo ben noto furore agonistico, soprattutto ogniqualvolta incrocia i colori verdeblu dell’Appia Rugby.

Oggi la vittoria arride ai nostri forti avversari, principalmente in virtù, appunto, della maggiore determinazione e concentrazione rispetto ai nostri, che ne hanno invece difettato, contrariamente alle aspettative e dopo la bella vittoria nel recente test match col Frascati. Questa è la chiave di lettura della partita, anche a detta del coach Dario a fine gara. La scarsa determinazione ha poi anche limitato il valore tecnico dei nostri ragazzi e marcato un certo disordine tattico in campo. Questa la chiave di lettura della gara.

Calcio d’inizio poco dopo le 16, nella splendida cornice di un verde manto erboso e di un cielo azzurro, come nella migliore tradizione delle ottobrate romane, con temperatura quasi estiva. Dopo appena quattro minuti, su un lungo calcio scaturito da un nostro fallo sui 10 mt avversari, la RRC va in meta. Fallita trasformazione e 0-5.Al 10’ gran calcio di Rosetti che va in touche nei 5 mt avversari, ma non sfruttiamo la ghiotta occasione. Anzi, al 12’ arriva la seconda meta della RRC, che conquista palla dopo un fallo in nostro favore – ma non c’erano i 10 mt – e siamo sotto 0-10. Partenza davvero in salita.

Si notano gli effetti sul campo anche della maggiore fisicità dei nostri avversari. E tuttavia la RRC si dimostra scoperta dietro e favorisce una nostra efficace penetrazione, che termina però in touche. Lancio storto e mischia per noi a ridosso della linea di meta. Adam Scaringella raccoglie dal nostro tallonatore, fissa l’avversario diretto e con consumata furbizia e guizzo vincente trova il pertugio dal lato opposto a quello dove stava volgendo lo sguardo, schiacciando in meta. Desiato trasforma e al 14’ ci riportiamo sotto: 7-10.

Matteo Pompei all’ala viene placcato sui 22 avversari; perdiamo palla nella ruck e la RRC libera al calcio. Al 19’ ancora Rosetti supera la metà campo ma è bloccato sui 10 mt. Riparte la RRC e con un’azione bella, ariosa e articolata al 22’ va in meta per la terza volta, stavolta trasformando e ristabilendo così le distanze: 7-17. Siamo allo scadere del primo tempo ma purtroppo in tempo per subire la quarta meta, che taglia le gambe ai nostri: palla persa a metà campo e in fuga solitaria la RRC suggella la netta superiorità fin qui dimostrata: 7-24. Con questo punteggio si va al riposo.

Abbiamo visto un’Appia Rugby ferma sui punti di incontro, lenta nelle fasi di gioco, senza profondità,  senza spinta e senza sostegno, mentre la RRC  mette sempre tanta pressione e recupera molti palloni. Alla ripresa del gioco i primi cambi: entrano Marcangeli, Fiore, Camponeschi e Baldini ed escono Pompei, Momigliano, Cudin e Cinelli. Pronti via e la RRC è già in meta, con i nostri schierati male e fermi. Sotto per 31-7 i nostri danno però, anche se tardivi, segni di ripresa. Andiamo a giocare caparbiamente nei 22 mt avversari e continuando ad avanzare con spinta finalmente decisa, ci portiamo nei 5 mt, ovvero nel fatidico “tinello della signora Maria”, per dirla con Vittorio Munari. La RRC riconquista palla, ma il calcio a liberare è stoppato dai nostri, finisce in mano a Pasquali – dopo aver fatto una vittima illustre, cioè l’arbitro, colpito al viso e abbattuto – che va a schiacciare. Desiato trasforma ancora e siamo sul 14-31 al 7’ della ripresa.

Seguono i dieci minuti migliori dell’Appia, che torna a crederci e impegna seriamente battaglia al centro del campo. Al 12’ due nuovi cambi: entrano Loca e Pascarella per Flaviani e Martuscelli. Continua la spinta dell’Appia, ma non c’è profondità nei passaggi alla mano. Ma almeno non concediamo facilmente campo agli avversari, come nel primo tempo. Al 17’ gli ultimi due cambi: fuori il mediano d’apertura (e capitano) Desiato e l’estremo Cannata, dentro Scarfò e Ferri. E’ smaliziata la RRC a cogliere l’attimo di riassestamento dei nostri e a chiudere la partita con la sesta e ultima meta sull’ala, frutto di una corale azione di squadra. La partita termina sul punteggio di 36-14 per i nostri avversari.

Vorremmo sempre vedere i nostri ragazzi bravi e vincenti e magari schierati per tutta la durata della partita, ma il rugby è gioco di squadra e la forza è nel gruppo. Un gruppo forte non inibisce l’individualità di spicco, anzi la esalta e la fa emergere nel giusto equilibrio con tutto l’insieme. Questa è una verità mai troppo scontata e risaputa, bensì sempre da tenere come cardine e faro. Una squadra è come le cinque dita di una mano.

E’ eccessivo abbattersi per l’odierna sconfitta (come lo sarebbe stato montarsi la testa per la vittoria di Frascati). Insegna che c’è anche il valore dell’avversario, che oggi è stato più bravo. E, grazie all’aiuto dei coach, la sconfitta vi aiuta, ragazzi, a vedere i vostri limiti attuali, e questo è l’inizio per cominciare a superarli e a crescere ancora. E’ un percorso, progressivo e costante. Animo e coraggio, sacrificio e allenamento!

Appia Rugby:

E. Cannata, M. Pompei, D. Benedetti, L. Rosetti, M. Momigliano, L. Desiato, A. S. Scaringella,S. Pasquali, L. Lo Porto, L. Martuscelli, L. Cudin, I. Cinelli, J. Flaviani, L. Marcangeli, A. Loca, V. Pascarella, P. Baldini, A. Ferri, E. Scarfò, G. Camponeschi, N. Fiore