I biancorossi gettano al vento la partita col Mugello, e perdono 23 a 19 all’80° minuto
Due minuti di follia e una vittoria gettata letteralmente al vento. Al 78’ il Grosseto passa in vantaggio su punizione: 19 a 18. Allo scadere della partita, esattamente all’ottantesimo, il Mugello segna la meta della vittoria bucando di forza la difesa dopo aver battuto una punizione a dieci metri dalla linea di meta biancorossa.
Una partita brutta sul piano del gioco ma appassionante sotto il profilo agonistico, si è chiusa così in modo amaro per il Grosseto rugby club, che dopo tre vittorie consecutive perde con il Mugello la terza partita del campionato. Dopo aver subito un pesante 26 a 0 a Chianciano con i Vikings, la prima domenica di dicembre.
A questo punto del girone d’andata il Grosseto – che deve recuperare la gara esterna con l’Isolotto interrotta per pioggia – ha ottenuto tre vittorie e tre sconfitte. Domenica prossima i biancorossi giocheranno sul campo dell’Empoli, con una squadra che ha un punto in meno ma una vittoria in più. Ed è chiaro che si tratta di una partita determinante per capire quali sono le reali ambizioni per la squadra guidata da Riccardo Graziosi. Nel caso riuscisse a battere l’Empoli, infatti, i maremmani potrebbero affrontare con tranquillità l’ultima gara del girone di andata, sul campo fiorentino dell’Isolotto.
Quanto alla gara con il Mugello, squadra d’esperienza, attualmente al primo posto a pari merito con gli Arieti di Arezzo, il Grosseto ha dato sfoggio di potenza in mischia chiusa, trascinando sistematicamente indietro di qualche metro il pack avversario. Ma ha evidenziato una gestione imbarazzante dei palloni da parte della mediana e ha collezionato una nutrita serie di errori alla mano, nelle ruck, sui calci e in touche. Man of the match ex aequo per capitan Comandi, esempio costante per i compagni, e per l’estremo Germinario, infallibile nel susseguirsi di calci di punizione (7 per il Mugello e 3 per il Grosseto). Anche il Mugello ha sbagliato tutto quel che ha potuto, ma ha avuto il merito di crederci fino all’ultimo secondo. Quando per l’appunto ha segnato la meta vincente.