Torna in campo la nazionale svizzera contro il Belgio, a Nyon (Svi), in questo fine settimana. Due delle nazioni minori del rugby femminile in Europa si incontrano nel primo test match ufficiale a XV della storia del rugby femminile svizzero.
Nonostante la possibilità di giocare il 7s a livello internazionale, la pressione da parte delle giocatrici in Belgio e Svizzera ha assicurato che le due squadre possano continuare a giocare anche questa forma di gioco, inserendo nel calendario annuale anche partite a XV (pur ad un certo costo non trascurabile e personale per le giocatrici stesse).
Il 13 aprile sarà un giorno particolarmente importante per la Svizzera (una ultime arrivate sul palcoscenico del rugby femminile in Europa), visto che dopo un attento programma di sviluppo durato ben quattro anni, le elvetiche stanno per compiere il prossimo grande passo: il primo test match casalingo ufficiale della loro storia.
Come il Belgio, anche la Svizzera partecipa al circuito 7s in Europa fin dal torneo, nel 2003, tuttavia le giocatrici di punta come il capitano attuale (e team manager) Carolin Reischauer hanno sempre avuto ambizioni di andare oltre.
“Gioco da otto anni in Svizzera”, ha detto Carolin intervistata all’inizio di quest’anno, “ed è davvero bello vedere come il rugby si sta sviluppando in qui.
“Abbiamo spinto per avere il permesso di formare una squadra nazionale a XV. Per i primi anni, a partire dal 2009, abbiamo raccolto alcune tra le migliori giocatrici dei club, preso in prestito un po ‘di maglie, e iniziato a giocare con alcuni club italiani e francesi che erano facilmente raggiungibili in auto da qui. Abbiamo iniziato da lì. ”
E ‘stata una esperienza di apprendimento importante per molte giocatrici che non avevano mai giocato a quindici prima. La sconfitta nella seconda partita contro il Monza (17 – 7), in particolare, è stata proprio il frutto dell’inesperienza in una partita che poteva benissimo essere vinta. Dopo di questo, tuttavia, la Svizzera ha continuato giocare e siamo andate a vincere un torneo internazionale per club a Gent senza subire nemmeno un punto.Pur con risorse limitate questo ha permesso alla Svizzera di poter giocare la prima partita internazionale a Bruxelles, contro il Belgio. Abbiamo vinto 17 – 7 con una squadra molto più esperta e poi lo scorso ottobre abbiamo giocato (e vinto) anche la seconda partita giocata ad Helsinki contro la Finlandia, questa volta per 15-5.
Questo fine settimana le elevetiche proveranno a difendere il loro record del 100% di vittorie nei test internazionali con il loro primo test in casa ancora una volta contro il Belgio nel quadro della “Giornata del rugby svizzero” a Nyon. La partita (calcio d’inizio 14:00) precede quella maschile tra Svizzera e Lituania, valida per la qualificazione alla Rugby World Cup 2015. In palio il Jacques Rogge Trophy, che le due squadre da ora in poi si contenderanno ogni anno.
Certo le risorse restano limitate. “Abbiamo due sole allenatrici di rugby in Svizzera e c’è bisogno di più incoraggiamento da parte della federazione. Nonostante qualche generosa sovvenzione da parte dell’Unione sono quasi sempre le giocatrici a dover contribuire con il proprio denaro per le trasferte e tutto il resto. ”
La grande ambizione della Svizzera è quella di giocare nel prossimo campionato Europeo FIRA – ma il problema è che è difficile trovare una valida opposizione al loro livello: “Purtroppo per il XV, le cose non sono ben organizzate dalle federazioni”, afferma Reischauer. “Nel 7s ci sono tre divisioni e praticamente tutti i paesi in Europa lo giocano, in questo modo è facile poter trovare squadre dello stesso livello. Per il XV ci sono solo competizioni le squadre più forti che giocano il Campionato Europeo ed il Sei Nazioni, ma non c’è niente di veramente organizzato per i piccoli paesi. E ‘importante che molti paesi come la Svizzera possano iniziare a sviluppare le loro squadre a XV, ma ciò richiede l’aiuto della Federazione Internazionale. Per noi il è emozionante, è divertente, un sacco di ragazze sono felici di giocarlo, anche le ragazze più giovani cominciano addirittura preferirlo al 7s.”
Per il momento la Svizzera non vuole certo confrontarsi con i “top teams” europei, pensando che sia ancora troppo presto. E’ infatti necessario evitare di accumulare sconfitte troppo pesanti e dannose come è successo al Belgio ed la Finlandia negli ultimi anni. Questo è uno il motivo per cui il Belgio ha rinunciato al torneo di qualificazione alla Coppa del Mondo di quest’anno. Le giocatrici in Belgio vogliono giocare a XV, ma anche loro stanno adottando una strategia simile alla Svizzera, una crescita controllata con attenzione con partite contro squadre di club inglesi, i la Francia militare, e l’Invitational XV tedesco.
Queste le giocatrici che scenderanno in campo sabato a Nyon:
Svizzera: Patricia Mancini (RC Bern), Beatrice Hodel (GC Zürich), Katja Dick (GC Zürich), Chick Atkinson (GC Zürich), Sabrina Walti (GC Zürich), Judith Martinot (RC Yverdon (Captain), Anuschka Buob (GC Zürich), Sarah Mc Namara (RC Luzern), Esti Duss (RC Luzern), Simone Haymoz (GC Zürich), Carolin Reischauer (GC Zürich), Fabienne Ullmann (RC Bern), Carole Casparis (RC Luzern), Isabella Bauer (GC Zürich), Christa Herrmann (GC Zürich), Muriel Kehl (GC Zürich), Angela Diener (RC Luzern), Petra Imhof (RC Luzern), Cynthia Munsterman (RC Luzern), Rahel Bosshardt (GC Zürich), Leonie Robert (RC Bern), Mirjam Sax (GC Zürich), Aida Stamm (GC Zürich)
Belgio: Cécile Blondiau (Soignies), Marie Clarys-Robion (Dendermonde), Cathy De Geyter (Boitsfort), Carmen De Donder (Dendermonde), Ciska De Grave (Antwerp), Maité Demarbre (Soignies), Systke D’Haeseleir (Dendermonde), Laura Fortemps (Coq Mosan), Margaux Lalli (Frameries), Alison Lenaerts (ROC Ottignies), Stéphanie Lepage (Boitsfort), Valérie Letange (Boitsfort), Christelle Monti (Boitsfort), Nele Pien (Dendermonde), Gaëlle Portier (Coq Mosan), Aude Risselin (Boitsfort), Delphine Rossignol (Boitsfort), Laura Rowies (Boitsfort), Jolien Scheers (Leuven), Margaux Stevins (Boitsfort), Sarah Verzin (Boitsfort)
Una piccola curiosità, arbitrerà la nostra Federica Guerzoni, che quest’anno ha diretto due gare nel Sei Nazioni femminile.