corriereUna promessa da rugbysti va onorata. E così domattina il Terni Rugby entrerà di nuovo nel carcere di Sabbione per festeggiare insieme ai detenuti la serie B conquistata domenica nella finale con il Paganica. “Dobbiamo ringraziarli – dice l’allenatore dei Draghi Mauro Antonini – per le motivazioni che ci hanno dato, da quando abbiamo iniziato a frequentarli e a fare rugby con loro”
Sarà una festa speciale, con i rugbysti che assisteranno ad uno spettacolo teatrale e poi resteranno a pranzo con i detenuti. Alessio Battisti, il capitano, protagonista di queste ultime stagioni in rossoverde, ricambierà con un regalo particolare. Per lui quella di domenica scorsa è stata l’ultima partita di una carriera importante che lo ha visto vestire la maglia di tutte le nazionali giovanili, fino ad arrivare alla nazionale maggiore nel 2007 e restare purtroppo coinvolto in un incidente stradale, che non gli ha comunque impedito, grazieuna straordinaria forza di volontà, di tornare sui campi da rugby.
“Bimbo” Battisti si presenterà in carcere con alcuni borsoni, perché ha deciso di regalare tutte le sue maglie e tutte le sue attrezzature da rugby ai detenuti. E poi, già sabato scorso, si è preso un impegno importante: “Non starò più nel mondo del rugby – ha detto ai detenuti e alla sua squadra –  perché per come lo intendo io il rugby va vissuto al 100% e non intendo scendere sotto questa percentuale. Però prometto che prenderò in mano il pallone ovale solo qui dentro, continuando a giocare e ad allenare la squadra di Sabbione”.
Una squadra che si sta formando con molta volontà e con straordinario impegno, grazie alla disponibilità della direttrice della casa circondariale e del comandante, e alla dedizione con la quale gli allenatori del Terni Rugby Valerio Guidarelli, Marta Corazzi e Jacopo Borghetti, da più di un anno seguono il progetto di recupero dei detenuti attraverso il rugby.
“L’obiettivo che ci siamo dati è duplice”, dice il presidente del Terni Rugby Alessandro Betti. Il primo è quello di creare una vera e propria squadra dei detenuti (che si chiamerà Liberi per Meta/à), così come è stato fatto in altre strutture. Il secondo – ancor più impegnativo – è di riattivare insieme ai responsabili della casa circondariale, il campo sportivo interno per consentire ai detenuti di allenarsi su un vero terreno di gioco.
Obiettivi ambiziosi dei quali si parlerà anche domani durante i festeggiamenti.

Ufficio Stampa – Rugby Terni