Di Emilia “Emy” Forlani

Battendo Fiji 28-7 in finale la Francia di rugby 7s ha conquistato la prima medaglia d’oro della sua storia e anche la prima di questa edizione dei Giochi.

Gli isolani, campioni olimpici sia a Rio che a Tokyo e imbattuti sotto ai cinque cerchi fino alla finale di Parigi, non hanno potuto niente contro una squadra francese la cui rincorsa all’oro ha avuto una spinta supersonica a partire da una data e da un evento ben precisi: il 15 ottobre 2023 i Bleus sono stati eliminati nei quarti di finale della Coppa del Mondo di rugby a quindici, sconfitti in modo sanguinoso dal Sudafrica per 29-28 nello stesso Stade de France.

Per il Paese è una doccia gelida: i Bleus puntavano alla vittoria con una squadra costruita con l’obiettivo di trionfare e invece sono stati eliminati ancora prima di arrivare in semifinale. Alla Coppa del Mondo successiva mancano quattro anni ma dopo meno di un anno c’è un altro appuntamento in vista, e che appuntamento: le Olimpiadi di Parigi 2024.

La Francia però non è in quel momento una potenza nel rugby a sette e quindi bisogna farsi venire in mente qualcosa velocemente e questo “qualcosa”, oltre ad una programmazione meticolosa, ha un nome e un cognome: Antoine Dupont, il giocatore di rugby a quindici più forte al mondo.

È qui che i francesi fanno un vero ed invidiabile capolavoro: subito dopo la fine della Rugby World Cup Dupont mette quasi del tutto in pausa la sua attività a quindici per allenarsi a 7s. È facile immaginare che l’operazione abbia comportato accordi non da poco in merito ai contratti tra tutte le parti coinvolte, ma la missione era chiara e univoca: l’oro olimpico.

Il resto è storia: con una serie di prestazioni ai limiti dell’incredibile Dupont, che nel frattempo a Tolosa con poche e mirate apparizioni è diventato anche campione di Francia e d’Europa, porta nel giro di pochi mesi i transalpini a vincere per la prima volta diversi tornei di 7s in giro per il mondo e, infine, alla medaglia d’oro più importante di tutte. Missione compiuta. Chapeau.