Di Giacomo Civino 

Tommaso Jannelli (classe 1999) ha giocato la sua quarta stagione a Viadana, la sua prima da capitano; una stagione da protagonista, tanto per lui quanto per tutta la squadra, che ha trascinato con il suo carisma alla finale scudetto.

Come stai? Come sono andate le tue vacanze americane?
Sono tornato a Viadana decisamente con la testa abbastanza rilassata dopo aver staccato quasi completamente dal rugby per un mese.
Le mia vacanze sono andate alla grande. E’ stata una esperienza super e ho costruito dei ricordi davvero indelebili. Fortunatamente non abbiamo avuto nessun tipo di intoppo e le compagnia era super piacevole.

Come sta andando questo inizio di preparazione?
La preparazione, che ormai è finita, è andata molto bene. E’ stata una tra le più dure tra quelle ho vissuto qua a Viadana, soprattutto dal punto di vista del lavoro fatto in palestra. Poi sicuramente hanno influito molto le prestazioni della scorsa stagione che hanno alzato, e non di poco, l’asticella.

Quanto state soffrendo?
Abbiamo sofferto molto, tra le sveglie presto, le temperature e la fatica è stata una bella sofferenza, ma sono sicuro che siamo tutti sulla stessa barca.

Quali sono i tuoi obiettivi personali per la prossima stagione? Quali quelli del club?
I miei obiettivi personali sono quelli di migliorarmi sempre. Da l punto di vista delle prestazioni punto ad essere un giocatore migliore di quello che ero l’anno scorso, rivedendo un po’ le mie prestazioni e cercando di lavorare sempre di più sui dettagli che fanno la differenza. Poi per i miei compagni cercando di migliorarmi come capitano.
Per quanto riguarda gli obiettivi del club sicuramente è di riuscire a tornare a giocare a giugno al Lanfranchi, magari portandoci a casa un risultato diverso questa stagione.

Serie A elite a 10 squadre è un bene o un male? Quanta continuità vi può dare?
Io credo che un campionato a 10 squadre sia una soluzione migliore. Anche andando a fare un confronto con tutti gli altri massimi campionati europei alla fine il numero è sempre più o meno quello, anzi nella maggior parte dei casi più alto.
E’ sicuramente un bene per quanto riguarda il mantenere la continuità di gioco e tenere il ritmo partita. Potrebbe essere un male per le squadre che magari hanno una rosa un po’ meno profonda o quelle che magri come noi hanno una seconda squadra che milita in serie A e comunque ogni tanto qualche toglie qualche giocatore alla prima squadra.
Però resto comunque favorevole ad un maggior numero di partite perché è giocando si migliora e si può alzare il livello del rugby italiano. 

Mercato estivo come va? Quale squadra secondo te si è rafforzata maggiormente?
Il nostro mercato estivo ha seguito la politica che ormai da qualche hanno a questa parte ci ha contraddistinto. Abbiamo fatto tanti acquisti giovani su cui che tanto margine di miglioramento e gli si può cucire addosso quello che è il nostro stile di gioco.
Andando a vedere le altre squadre sicuramente quella che ha fatto più parlare di sé rimane il Mogliano che ha avuto degli ingaggi di giocatori importanti e che potranno sicuramente portare tanta esperienza e qualità al loro gioco.

La tifoseria del Viadana, i Miclas, è una delle più calde qual’ e’ il segreto del vostro rapporto?
I nostri tifosi la scorsa stagione in particolare hanno tirato fuori il coniglio dal cilindro, hanno portato ogni volta sempre più energia allo stadio diventando davvero un motivo in più per lasciare tutto quello che avevamo in campo.
Sul nostro rapporto non c’è nessun segreto, solo da parte nostra essere noi stessi e giocare sempre con il cuore e questo viene visto dai tifosi, che a loro volta hanno un cuore enorme, e in questa maniera si sentono veramente rappresentati da tutti i ragazzi, quelli che  scendono in campo e non.
Tutto questo crea un legame forte tra di noi.
Poi se ci aggiungiamo anche qualche birretta bevuta insieme a fine partite abbiamo il connubio perfetto.

Prima partita il 12 ottobre contro le Fiamme oro, vuoi sbilanciarti per un pronostico?
Intanto per noi la prima partita sarà sabato 21 con il Pesaro per il barrage di Coppa Italia. La nostra filosofia è di affrontare una partita alla volta, di lavorare e prepararci settimana per settimana.
Se proprio proprio devo fare un commento posso sicuramente dire che essendo la prima partita in casa sarà potete stare certi che ci sarà un bel clima allo Zaffanella.

Passiamo ora ad alcune domande fuori contesto

Se potessi avere un super potere quale sarebbe e perché?
Se potessi avere un super potere mi piacerebbe poter volare. Come avete avuto modo di scoprire questa estete amo viaggiare e questo mi permetterebbe di farlo più semplicemente e sicuramente in maniera più economica. Poi in generale sarebbe comodo per tanti spostamenti.

Quali possono essere i tuoi pregi e i tuoi difetti se ne hai da capitano e da giocatore?
In generale mi reputo una persona molto altruista e generosa, e questo penso si rispecchi poi nel mio modo di essere capitano e giocatore. Quando faccio qualcosa per i miei compagni e per la squadra la faccio sempre dando il 100%.
Un difetto sicuramente è che non sono buono a fare i discorsi pre-partita, non mi piace prepararli prima e così vado sempre d’improvvisazione, ma come molto possono confermare finisce sempre male…
Da giocatore invece ho parecchia resistenza, ma di sicuro la velocità non è il mio punto forte.

Hai dei riti scaramantici pré partita?
Nessun rito particolare, solo qualche abitudine che col tempo è diventata imprescindibile. Il giorno della partita faccio sempre la stessa colazione, metto le stesse mutande, stessi scaldamuscoli, faccio sempre le stesse cose in spogliatoio.
Fortunatamente però se per caso una di queste cose dovesse venir meno riesco a prenderla con serenità e non impazzisco come ho visto fare a dei miei compagni di squadra.