Due Capitani e oltre centottanta caps nella stessa stanza dell’Olimpico, a discutere di passato, presente e soprattutto futuro del rugby italiano.
Epoche diverse, un gioco che si è profondamente modificato ed evoluto, la Rugby World Cup del 1987 in Nuova Zelanda come avventura di una vita e le quattro rassegne iridate che hanno costellato una delle più lunghe e prestigiose carriere della scena internazionale.
Marzio Innocenti e Sergio Parisse si sono trovati presso il quartiere generale FIR di Roma l’8 luglio, primo incontro tra il numero uno del rugby italiano dopo l’insediamento della nuova governance federale il 13 marzo scorso e lo storico Capitano dell’Italrugby, secondo atleta più presente di tutti i tempi sul palcoscenico dei test-match con i suoi 142 caps in maglia azzurra, 38 anni il prossimo settembre ma pronto ad una nuova stagione nel TOP14 con il suo Toulon.
Una lunga chiacchierata, il benessere e la crescita del rugby italiano come trait-d’union tra due terze linee simbolo delle rispettive generazioni: “Sergio è un monumento vivente del nostro sport, un simbolo del rugby italiano, ci unisce l’amore che entrambi proviamo per quella maglia azzurra che, in epoche diverse, abbiamo entrambi difeso con la stessa passione, lo stesso amore. Abbiamo parlato di molti temi, in forma privata. Un confronto arricchente con un uomo che ha una conoscenza enciclopedica del rugby internazionale e delle dinamiche che lo caratterizzano. Parisse è un patrimonio del nostro sport e, come tutti i patrimoni, è dovere di chi governa amministrarlo nell’interesse della globalità. Abbiamo passato insieme due ore piacevoli e avremo modo di parlare ancora in futuro” ha detto il Presidente FIR Innocenti al termine dell’incontro.
“Non avevo ancora avuto modo di incontrare di persona Marzio dopo la sua elezione dello scorso inverno, finalmente siamo riusciti a trovare un momento per trovarci insieme e discutere della passione che entrambi abbiamo avuto la fortuna di vivere appieno. E’ stato un incontro piacevole, come sempre quando si ha modo di ritrovarsi con chi condivide, pur in momenti diversi della storia del nostro movimento, lo stesso senso di appartenenza verso il rugby italiano” ha commentato Sergio Parisse, congedandosi dallo Stadio Olimpico a margine dell’incontro con il Presidente federale.