Ritorniamo a parlare di serie C, però non di rugby giocato, ma dell’aspetto prettamente organizzativo. Allora, analizziamo il mondo ovale italiano: di categoria, in categoria, oltre a molteplici problemi legati al corretto sviluppo di questa disciplina, la vera costante è la mancanza di soldi. Se per le squadre di alto livello, qualche sponsor c’è, ma non voglio parlare di questo aspetto ora, man mano che si scende e si arriva alla serie C e al minirugby, di pecunia ce n’è sempre meno. Così, si fanno calendari per auto finanziarsi, si fanno cene per raccogliere fondi, ci si paga le trasferte, ci si paga l’affitto di una corriera scassata, ci si paga bendaggi, palloni, materiale sportivo, si paga l’affitto di un campo, ci si fa la doccia fredda perché l’acqua calda costa, si finisce allenamento prima perché i fari vengono staccati dal comune ad un ora prestabilita e non c’è verso di prolungare la luce, ci si cucina una pasta in compagnia, cucinando al freddo e mangiando in stanze allestite per l’occasione, tra scatoloni e palloni, spesso il materiale sportivo arriva a stagione in corso e nemmeno tutto, spesso il materiale sportivo non c’è, per giocare alla domenica ci si prende un giorno di ferie dal lavoro, il tutto per la passione che questo sport (in ogni categoria, sia chiaro) è in grado di trasmettere. Bene a fronte di questo quadro generale, mi sento di dire questo:
se la serie B e la serie A, rappresentano il non professionismo del rugby italiano, la serie C è puro sport amatoriale.
Partiamo dal presupposto che se si decide di partecipare ad un campionato, si deve sottostare a certe regole; ma…in un rugby amatoriale, rimandare una partita perché più di metà squadra è impegnata a lavorare, cosa possibile e che si ripete spesso nel corso di un campionato, costa ad una società ben 500 euro. Ok, una multa è legittima, ma questi soldi non vi paiono un po’ troppi? Oppure solo io la vedo come una cosa assurda. Quanto influisce sull’attività sportiva annuale, dover pagare così tanti soldi “in un colpo solo”? Quanto influisce sul bilancio, ad esempio, di una neo – nata società di minirugby? Ai posteri l’ardua sentenza…
(la cifra di 500 euro è stata messa ad esempio, ragion per cui ora non questioniamo su questo, piuttosto sulla riflessione generale)