E’ quello di Samuele Pace il nome scelto per sostituire Roland De Marigny come allenatore dei trequarti dell’HBS Colorno. Il Colornese originario di Ponte dell’Olio, head coach negli ultimi due anni dell’U18 Biancorossa, proprio la passata stagione aveva portato i suoi ragazzi alla conquista della promozione nel Campionato Elite di categoria, dipingendo a 4 mani con Flavio Tripodi un annata capolavoro. Esperienza da allenatore a parte, peraltro appena iniziata, nel suo curriculum Pace vanta anche una notevole carriera da giocatore, cominciata nel 1998 con l’esordio in serie A1 alla Rugby Parma e conclusasi proprio a Colorno nel 2016, sempre in Serie A. Nel mezzo varie esperienze di altissimo livello con Viadana (Eccellenza 2004-2010), con Rovigo (Eccellenza 2010-2012), con le Zebre (Pro12 2012-2013) e con la Nazionale Maggiore (3 caps). Ora il salto di categoria e la nuova esperienza da Assistant Coach di Cristian Prestera nel massimo Campionato Italiano, alla ricerca di un altro traguardo importante per l’HBS Colorno e i suoi tifosi.

“E’ un uomo di Rugby, come del resto lo era Roland”, commenta il Presidente della Rugby Colorno 1975 Mario Padovani. “Conosce bene questo sport e tutte le sue sfaccettature e il fatto di aver giocato per oltre 15 anni ad alto livello sicuramente lo rende un buon partito per noi. Nonostante la poca esperienza da allenatore, in soli due anni ha dimostrato di cosa sia capace, ponendosi l’obiettivo di portare l’U18 in Elite e raggiungendolo con grande carattere e spirito di sacrificio. Sa farsi rispettare e siamo sicuri possa far molto bene anche con la prima squadra, soprattutto al fianco di due professionisti di lunga data come Cristian Prestera e John Wells … Massima fiducia dunque a Samuele e in bocca al lupo”. 

“Sono davvero felice che mi sia stata data questa occasione”, afferma entusiasta Pace. “Entro nello staff della prima squadra con grande umiltà, positività ed energia, voglioso di trasmettere ai ragazzi quella esperienza e quella professionalità maturate negli anni sul campo. Parto da due presupposti chiave, ovvero che ogni singolo giocatore debba essere messo in condizione di dare il 100% e che la competizione in allenamento per un posto da titolare serva ad alzare il livello delle prestazioni. Conosco bene Cristian, so quanto ci tenga e quanto lavori duro per raggiungere un obiettivo, perciò sono convinto che ci troveremo sulla stessa lunghezza d’onda”.

Manuel Piazza