Giornata di derby, oggi, allo stadio comunale di Arborio, dove si sono incontrate le compagini di Rugby Sant’Andrea e Novara Rugby.
Un sole splendente, un buon numero di spettatori e un terreno di gioco in ottime condizioni hanno accolto le due formazioni, le quali hanno dato vita a una “classica” senza tempo.
Parte forte RSA, che schiaccia i 15 novaresi nella propria metà campo con azioni incisive e ficcanti.
L’aggressività dei trequarti rossoverdi costringe la difesa novarese a diverse infrazioni. L’arbitro decreta un paio di calci di punizione da posizione defilata ma purtroppo il piede di Carlone non è preciso e i calci sfilano a lato dei pali.
L’azione di pressing rossoverde cala verso il quarto d’ora di gioco e il Novara inizia a macinare gioco, metri e convinzione. Le azioni offensive degli azzurri si sviluppano prevalentemente sulla fascia destra.
Al 20′, grazie a una mischia avanzante, il Novara passa in vantaggio marcando meta, ma non trasforma.
Pochi minuti dopo, una nuova azione offensiva di RSA frutta una punizione, centrale, che Carlone non sbaglia.
Purtroppo saranno gli unici punti marcati sul tabellino, per la squadra vercellese.
Da quel momento in campo si vede praticamente solo più il Novara, che segna ancora (senza trasformare) al 25′, dopo una bella corsa sempre sulla destra, e allo scadere di tempo.
Si va negli spogliatoi sul punteggio di 17-3 per gli ospiti.
Nel secondo tempo il registro non cambia: al 2′ Novara nuovamente in meta.
Non cambia le sorti dell’incontro l’espulsione, al 4′, di un giocatore novarese, colto dall’arbitro a colpire con un calcio proibito in ruck, il volto di un giocatore vercellese.
Il Novara marca ancora, pur in inferiorità numerica, al 18′, al 26′ e al 30′.
Al 34′ un nuovo giallo manda anzitempo in panchina uno dei piloni novaresi, ma questo non impedisce agli ospiti, rimasti in 13, di marcare altre mete, fino a raggiungere il punteggio, davvero pesante, di 62-3.
Novara superiore praticamente in ogni ambito: nella mischia, nelle touche, nel gioco alla mano, nell’efficacia dei placcaggi. D’altra parte un RSA poco convinto in fase difensiva, con tentativi di placcaggio “morbidi” e, purtroppo, numerosi errori nei fondamentali (in avanti, soprattutto) che hanno vanificato talvolta buone occasioni di meta.
RSA: Hajimeli, Buffa, Muratore, Carlone, Niola, Petruzza, Finotti, Familiari, Lambertini, Tonelli, Caprino, Cappuccio, Talignani, Barbato, Lifredi, Gallo, Ponti, Cavagnolo, Arada, Crepaldi, Boshnjaku, Ascari. Coah Paolo Meneghetti.