Questo pomeriggio l’incontro tra campioni e campionesse della palla ovale con i giovani pazienti della struttura dell’Azienda Usl di Parma, un progetto promosso in tutta Italia dall’ASD Rugby Portatori di sorrisi

Gioia, sorrisi e spensieratezza in compagnia dei grandi campioni italiani del rugby. Questo pomeriggio la residenza neuropsichiatrica per minori di San Polo di Torrile dell’Azienda Usl di Parma ha accolto una delegazione di rugbiste e rugbisti di alto livello, composta dagli atleti delle Nazionali maschile e femminile Luca Bigi e Jacopo Trulla, Isabella Locatelli e Giada Franco, e dai due centri Enrico Lucchin (Zebre Rugby Club) e Tommaso Jannelli (Rugby Viadana 1970).

L’incontro è stato promosso dall’ASD “Rugby Portatori di sorrisi” con il progetto “Rugby in Ospedale”, iniziativa senza scopo di lucro che dal 2018 anno di fondazione si occupa di organizzare visite di rugbiste e rugbisti di rilievo nazionale nei reparti pediatrici italiani.

Le due giocatrici dell’HBS Rugby Colorno Giada Franco e Isabella Locatelli, in rappresentanza di G.I.R.A. (Giocatori d’Italia Rugbisti Associati) insieme al tallonatore delle Zebre Luca Bigi, si sono dunque “mischiati” con i trequarti Enrico Lucchin, Jacopo Trulla e Tommaso Jannelli in questo primo appuntamento organizzato a Parma dal charity partner della franchigia federale Zebre Rugby Club. 

Una giornata di festa all’insegna di uno sport capace di unire e trasmettere valori positivi quali sostegno, altruismo, coraggio e generosità e che i piccoli ospiti hanno accolto con grande sorpresa e felicità. La sub commissaria sanitaria dell’Azienda Usl di Parma, Romana Bacchi, insieme alla direttrice dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile e adolescenza Antonella Squarcia, hanno fatto gli onori di casa nel corso della visita dei campioni del rugby ai piccoli ospiti della residenza sanitaria.

“Per il successo delle cure, soprattutto quando si tratta di piccoli pazienti, è molto importante offrire momenti di socialità e condivisione, in particolare con i rappresentanti del mondo dello sport – ha commentato la sub commissaria sanitaria Ausl Romana Bacchi – ed è per questo motivo che l’incontro di oggi è un grande regalo, in primo luogo perché contribuisce a sostenere i percorsi di cura dei nostri utenti, e poi perché valorizza il grande lavoro quotidiano degli operatori sanitari di questa struttura – ha continuato Bacchi – che rappresenta un punto di riferimento da Piacenza a Modena. Siamo molto grati per tutta la sensibilità dimostrata”.

La visita alla struttura dell’Azienda Usl di Parma è stata dedicata alla memoria di Leonardo Mussini, il responsabile Comunicazione e Marketing delle Zebre prematuramente scomparso lo scorso settembre, ed è stata sostenuta dal prezioso contributo della raccolta fondi promossa dai “Delinquenti prestati al mondo della palla ovale”.

“Abbiamo scelto di organizzare questa visita a Parma come omaggio alla figura di Leonardo che in questa città è nato, è cresciuto e ha lavorato a lungo contribuendo al radicamento delle Zebre nel territorio” – ha invece detto Valeria Morgia, presidente della ASD Rugby Portatori di Sorrisi, ideatrice e coordinatrice del progetto “Rugby in Ospedale”, intervenuta in compagnia del vice-presidente Andrea Pratichetti. “Leonardo – ha continuato – credeva ciecamente nella valenza sociale del rugby, un aspetto che “Rugby in Ospedale” ha molto a cuore: il nostro progetto nasce infatti per unire. La rappresentanza di oggi lo dimostra, essendo composta da giocatori di più club che fanno squadra per donare un sorriso ai bambini e ai ragazzi ricoverati”.

La Residenza a trattamento intensivo /post-acuzie per minori Aven di San Polo di Torrile, dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ausl di Parma, è una struttura dotata di 8 posti letto più 1 posto aggiuntivo dedicato alle emergenze e pronte accoglienze. E’ rivolta ad adolescenti di età compresa tra i 10 e i 17 anni affetti da patologie psichiatriche dell’età evolutiva. 

La residenza, per i servizi e terapie garantite, è punto di riferimento per i pazienti dell’Area vasta Emilia-nord (Aven), in grado di offrire ai giovani ospiti un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato, condiviso anche con la famiglia, finalizzato a migliorare l’adattamento sociale e relazionale, sostenere un adeguato livello di autonomia e favorire il reinserimento scolastico o l’avviamento professionale.

L’équipe è composta da un medico psichiatra, un medico neuropsichiatra infantile, due psicologi, una coordinatrice infermieristica, educatori professionali, tecnici riabilitazione psichiatrica, infermieri e operatori sanitari in grado di garantire prestazioni diagnostiche, riabilitative e terapeutiche.