Tutto è iniziato quando un tifoso ha postato su facebook la propria foto ai piedi della statua di William Webb Ellis, l’inventore, secondo la leggenda, del gioco del rugby, nella cittadina inglese di Rugby. La disciplina si è diffusa dicono da Rugby proprio seguendo le regole della città che ha dato i natali. Da qui è nata l’idea di Peroni di premiare lo spirito del tifoso di Rovigo. E allora si è deciso di a prendere la città dove tutto è cominciato e Rovigo, la città italiana che più si identifica nel gioco del rugby, per fondere il tutto in un immenso abbraccio. Lo storico gemellaggio è stato suggellato mezz’ora prima del fischio d’inizio di Italia-Inghilterra fra i tifosi e i rappresentanti della città e del Rovigo Rugby e i dirigenti, tecnici, giocatori e tifosi del “The Rugby Football Club”, i Lions, la squadra di Rugby. La delegazione inglese ha attraversato un viaggio lungo ed insieme ai tifosi di Rovigo si sono ritrovati a condividere grazie a Peroni, storico partner della Nazionale di rugby gli stessi valori come mai nello sport si era visto prima. E tutti insieme, hanno dapprima suggellato la loro amicizia al Terzo Tempo Peroni Village per suggellare la loro amicizia anche con la presenza del delegato alle politiche sportive di Roma Capitale Alessandro Cochi che ha espresso parole importanti anche in chiave Roma 2020. Per Rovigo, oltre al sindaco Piva, i rappresentanti del club Matteo Zangirolami e Paulon Altro, i dirigenti dei Lions e i rappresentanti di Peroni, Federico Sannella (corporate affairs director) e Cristiano Marroni (communication manager). Con loro anche il giocatore e capitano Andy Vilk e Ron Pebody, ovvero colui che vanta più cap con la maglia dei Lions (453). L’abbraccio delle due tifoserie, poi si è spostato ed è avvenuto poi all’interno del campo dell’Olimpico mezz’ora prima del calcio d’inizio. Ed ora che il seme è cresciuto, la storia potrà continuare costituendo una vera Accademia del Rugby che vedrà coinvolte le città protagoniste Roma compresa.