La volontà, in questa seconda parte della stagione, è quella di recitare il ruolo di ‘mina vagante’ e di creare imbarazzi a squadre costruite per salire di categoria. Il Livorno Rugby, dopo aver centrato il traguardo di sicuro prestigio, relativo all’ingresso nella poule promozione, cerca di alzare l’asticella. Il tutto con la consapevolezza (ed il grosso vantaggio) di avere tutto da guadagnare e nulla da perdere. Domenica alle 14,30 (arbitro Marco Carrera), nel quadro della seconda giornata della poule promozione, girone 1, di serie B, i biancoverdi ospiteranno il Pesaro, già affrontato due volte nella prima parte dell’annata. Quella marchigiana è forse in assoluto la squadra più forte del girone. Gli adriatici, dopo aver chiuso in scioltezza al primo posto il proprio raggruppamento eliminatorio (due vittorie su due con il Livorno Rugby), ha cominicato la seconda parte del torneo con un rotondo successo (27-7, con bonus aggiuntivo solo sfiorato) in casa con l’Amatori Parma. I labronici allenati da Igli Borsato, in questo ‘derby dei due mari’, proveranno a ripetersi sugli alti livelli espressi nell’ultimo impegno, sul campo del Noceto, l’altra ‘big’ della poule promozione. Il Pesaro può contare su un pacchetto solido ed organizzato e su un reparto arretrato di grande qualità. Non mancano personalità di spicco per la categoria. Per il Livorno Rugby è il primo match ufficiale sul prato del ‘Carlo Montano’ del 2016 ed il primo impegno casalingo dopo la memorabile affermazione di Arezzo, ‘l’impresa’ che ha consentito di accedere alla poule delle migliori della B. I biancoverdi, con la testa più leggera, si sono allenati con puntiglio e con continuità anche in queste ultime settimane, nelle quali fra pause dovute alle festività di fine anno e stop osservati in omaggio agli impegni dell’Italia nel ‘Torneo delle Sei Nazioni’, si è giocato davvero poco. Contro il Pesaro, si cercherà di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di cogliere un risultato utile o comunque di render dura la vita al più valido avversario. Una partita utilissima – indipendentemente dal punteggio conclusivo – per acquisire utili esperienze. Quella del Livorno Rugby è una squadra dall’età media molto bassa: aver evitato le forche caudine della poule salvezza ed aver già, a metà stagione, messo al sicuro la permanenza in B, può aiutare il progetto tecnico impostato a media e lunga scadenza. Giocare contro formazioni di alto livello rappresenta il miglior allenamento per crescere. Contro i marchigiani, è fuori causa Cristiglio e sono in forte dubbio Scapaticci e Riccardo Squarcini. Sarebbe importante anche l’apporto del pubblico: questa squadra composta da dilettanti pronti a sacrificarsi solo per il proprio grande attaccamento ai colori sociali, merita le simpatie dei veri sportivi.