E’ tempo di bilanci dopo una stagione difficile che sta per volgere al termine, così ecco arrivare il punto fatto dal responsabile del minirugby del Rugby Club Pasian di Prato, Julian Pinosa. Dati alla mano, in ogni caso, la realtà rugbistica, nonostante le complicazioni del covid, non ha perso numeri, anzi è riuscita a confermarsi e ad ampliare gli iscritti del proprio settore giovanile; nello specifico sono rimasti stabili gli atleti in U14, U16 e U12, mentre sono aumentati nella fascia d’età dai 4 ai 12 anni.

Come ritieni sia andata la stagione appena conclusa? Sei soddisfatto della gestione sportiva?

Prima di tutto vorrei ringraziare tutto lo staff che ha messo anima e passione per riuscire a portare a termine questa stagione nel migliore dei modi. Detto questo ritengo che sia stata un’annata difficile, tuttavia tutti questi impedimenti ci hanno fatto crescere tanto dal punto di vista dell’aspetto tecnico, quanto rispetto a quello organizzativo; abbiamo lavorato sempre dandoci dei micro obiettivi, dati i continui cambiamenti rispetto alla gestione dello sport, e questa è stata una mossa importante per noi tecnici e per i nostri atleti. Divertimento e sicurezza sono state la nostra priorità, abbiamo poi puntato anche sulla tecnica di base, per garantire una crescita sportiva sotto tutti i punti di vista. Abbiamo avuto anche molti nuovi innesti, aspetto decisamente positivo, e a loro abbiamo rivolto un certo tipo di approccio al rugby, così che alla ripresa degli allenamenti, dopo le ferie, possano essere allo stesso livello degli altri.

Come vi state preparando alla prossima stagione? In che modo, secondo te, ci si deve organizzare per mantenere vivo l’interesse attorno al rugby?

Come società stiamo preparando diversi progetti per la nuova stagione, come l’inserimento di due nuove figure professionali: una psicologa sportiva e una nutrizionista. Abbiamo poi deciso di continuare a collaborare con le altre discipline come golf, arti marziali, basket e molte altre; questo è un aspetto che svolgiamo da tanti anni, un progetto che mira allo sviluppo tecnico dell’atleta a 360°.  Diciamo, quindi, che la società è molto strutturata rispetto a molti aspetti, certamente continueremo ad investire nella formazione costante dei nostri allenatori, questo per permettergli di aggiornarsi sempre e poter, quindi, garantire una formazione di livello ai nostri atleti. Continueremo, poi, con le attività nei parchi per essere presenti nel nostro territorio, anche con iniziative assieme a Legambiente, perché il nostro contributo sociale di collaborazione con il comune rappresenta una delle nostre priorità.

Cosa vorresti per il futuro del Rugby Pasian di Prato?

La mia speranza è quella di continuare su questa strada di crescita costante e determinata. Dobbiamo alzare il nostro livello, stagione dopo stagione, ma senza dimenticare da dove siamo partiti; la nostra identità e i nostri valori devono essere sempre ben presenti in tutto quello che facciamo. Il Pasian vuole considerarsi una società, ma anche una grande famiglia . Per mantenere vivo l’interesse bisogna tornare alle domeniche sul campo, ai raggruppamenti e alle trasferte!  Penso, poi, che i tecnici federali siano importantissimi: loro, con la presenza nelle società, possono sempre avere il polso reale della situazione e dare aiuti concreti a tutti.