Di Daniele Fasciolo

Domenica ho visto la mia prima partita di rugby.

Il tempo non era un granchè per me, ma a sentire chi mi stava intorno era perfetto per una partita: cielo nuvoloso, niente vento, aria fresca e campo leggermente bagnato dalla pioggia della mattina.

Ho fatto un pò fatica all’inizio a capire le regole, ma chi mi aveva portato al campo,ad ogni mia faccia perplessa, si prodigava in spiegazioni e dimostrazioni. Una volta entrato nell’ottica del gioco, ho scoperto un mondo!

Mi divertivo a vedere quei “ciccioni” in ginocchio che si spingevano per conquistare un metro, per vincere la palla che prima era in mano al piccoletto della squadra.

E’ stato fantastico vedere ragazzoni di 2 metri, per 100 kili, presi in braccio e sollevati per conquistare la palla di cui sopra, lanciata stavolta da uno dei ciccioni che spingeva prima.

E poi gli smilzi. 5 – 6  seccardini per parte, che letteralmente volavano sull’erba, per poter acchiappare in velocità la tanto agognata palla ovale.

Già perchè una delle cose che mi faceva prorpio ridere, erano i rimbalzi e le parabole imprevedibili della palla. In principio i calci, non li capivo proprio. Poi ho sentito dire una cosa che ha acceso la luce nella mia testa: è tutta una questione di spazi e di avanzamento. E figurarsi che per avanzare bisogna passarsi la palla indietro!!! Quindi, un calcio ben fatto ti fa guadagnare quei 30-40 metri che danno ossigeno ai cicccioni e rincorsa agli smilzi.

La partita è stata bella. Molto molto fisica, ma a me è piciuta, perchè è stata anche molto corretta.

E’ finita 11 a 9 per la Rugby Roma 2000, che è stata brava a sfruttare le occasioni che ha avuto, ed a difendersi per gran parte del secondo tempo.

Io alla fine mi sono prorpio divertito.

Appena potrò chiederò a mio papà di portarmici.

Che è quella faccia…non ve l’ho detto?

Mi chiamo Patrizio.

Ho 8 mesi.

Un giorno giocherò a rugby,o almeno ci proverò.

Sicuramente crescerò con i valori del rugby. Perchè mio papà ha giocato a rugby e forse ricomincerà, o forse no. Ma questo non conta, perchè mi hanno detto che chi ha giocato, in realtà non smette mai.

PERCHE’ SE SEI UN RUGBISTA, SEI UN RUGBISTA PER SEMPRE.