E’ sbarcato due settimane fa a Treviso Rhyno Smith, neo ingaggio del Benetton Rugby che alimenterà il reparto dei trequarti biancoverdi della prossima stagione. L’elettrico estremo sudafricano che ha trascorso dieci giorni di isolamento domiciliare, come previsto dalle misure per il contenimento della pandemia, oggi ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore del Benetton Rugby a BENTV.
Rhyno, innanzitutto come stanno andando i primi giorni a Treviso?
“Io e mia moglie siamo entusiasti di questo nuovo inizio, sin da quando il Benetton Rugby mi ha contattato. Noi abbiamo visitato l’Italia una decina di giorni nel 2017 e ci ha lasciato un’ottima impressione, abbiamo amato le persone, la cultura e il cibo. Sono felice di questo nuovo capitolo, speriamo in un gran futuro, sono contento di iniziare qualcosa di nuovo qui al Benetton Rugby”.
Cosa ti ha spinto a venire al Benetton Rugby?
“Come giocatore di rugby, il primo obiettivo più importante è diventare un elemento prezioso per la squadra, integrarmi nel XV iniziale del team. Non sarà facile sostituire un simbolo del club come Jayden Hayward, ma questa sarà un’opportunità unica per me. Questo è il primo step, mi prefisserò il secondo step, cioè imparare la lingua italiana, proverò a sfruttare a pieno il mio tempo in Italia. Come terza e ultima cosa, il Benetton ha iniziato ad ottenere trofei e durante la mia permanenza a Treviso spero di collezionarne altri”.
Conosci già qualche giocatore del Benetton Rugby?
“Ho conosciuto e ho giocato contro i ragazzi sudafricani che sono qui al Benetton, poi quando ero ai Cheetahs ho giocato contro il Benetton“.
Hai giocato nel Guinness PRO14 con i sudafricani dei Cheetahs e ora nel Benetton Rugby militerai nel nuovo United Rugby Championship, con l’ingresso dei quattro team sudafricani. Cosa pensi della nuova competizione?
“Penso che lo United Rugby Championship offra un nuovo volto alla competizione, le squadre europee giocano un rugby sempre più fisico, a causa anche dell’evoluzione del gioco che lo rende più fisico. Mentre le squadre sudafricane lo fanno per la singola formazione dei giocatori delle squadre. Ripeto, questo nuovo campionato porterà un nuovo volto alla competizione. Ho militato nel Super Rugby e i derby sono sempre stati tosti, duri, ho anche giocato nel PRO14 ed è dal punto di vista fisico una sfida diversa. Penso che sarà un campionato interessante e bello da vedere, sperando che le squadre sudafricane offrano il meglio dai loro team, allo stesso modo le squadre europee per un rugby di alto livello. Come giocatore di rugby vuoi sempre misurarti contro i migliori, nella competizione hai modo di confrontarti contro alcuni Springbok che hanno vinto il Mondiale, sarà un’opportunità per scontrarsi contro i migliori”.
Il Benetton viene dalla magnifica vittoria in Rainbow Cup. Questo successo quanto aiuterà i Leoni in vista della prossima stagione?
“Purtroppo non ho potuto vedere la finale perché in quel momento ero in viaggio dal Sudafrica, ma quando ho acceso il wi-fi, appena arrivato in Italia, ho ricevuto il primo messaggio da mio padre, mi ha mandato una foto col punteggio della finale. Quindi ero davvero contento per il club, è sempre bello arrivare in un club vincente. Ora si tratta di continuare sul gran momento vissuto, dopo una vittoria così importante speri di dare il giusto contributo per il club. E’ il primo trofeo e spero che abbia dato ai ragazzi la sensazione di cosa si prova nel giocare una semifinale o una finale del campionato, sperando di arrivare alla finale dello United Rugby Championship. Con i ragazzi che avranno sicuramente ancora tanta fame per ripetersi, il mio obiettivo è quello di dare il mio migliore contributo. Vengo dal Sudafrica e sono cresciuto guardando squadre come Bulls e Stormers, inutile nascondere che mi fa piacere incontrare squadra sudafricane ma il rugby è un lavoro e come tale sarà bello affrontarle vestendo la maglia di un club che arriva da un grande successo quale è il Benetton Rugby”.