Sabato Under 15 e 17, Domenica la Senior Maschile

Trasferta per i ragazzi di coach Edmond, Under 17 chiude in casa

Doppia sfida per il Ragusa Rugby, tra sabato e domenica. 

L’Under 17 apre i giochi, con l’ultima sfida del campionato interregionale, allo stadio del Rugby di via Forlanini, contro i pari età de L’Aquila. 

Si gioca sabato, alle 20, e sarà vera festa, con terzo tempo finale speciale.

“Sarà la nostra ultima gara – spiega coach Angelo Iozzia – in un campionato difficile, ma che ci ha visto protagonisti, assoluti, di grandi prove. Sono molto soddisfatto di come i ragazzi hanno affrontato queste settimane di duro allenamento, e ringrazio il San Gregorio, l’Amatori Catania e coach Massimo Di Raimondo, per il cammino che abbiamo affrontato insieme in questi mesi. Ora, sabato, daremo il meglio, come sempre, per chiudere alla grande questo nostro percorso, che ci ha fatti maturare e crescere, in un’evoluzione continua, che è poi il nostro obiettivo principale”.

In realtà, un grande antipasto, sarà fornito dall’Under 15, che, agli ordini di coach Turi Bellina, sarà presente al raduno regionale in programma a Messina. 

Per la Senior, invece, sarà trasferta, a Paganica, in un’interessante replica della sfida di appena due settimane fa. 

“Sarà l’ultima partita di coach Alan David Edmond, che tornerà a casa sua, in Australia. – spiega Erman Dinatale, presidente del Ragusa Rugby – Un momento, quindi, importante, in cui non potremo fare altro che ringraziare, sul campo, un uomo che ci ha dato tanto, prima di tutto in termini umani, e poi anche sportivi. Per quanto riguarda la partita, sono certo che i progressi fatti finora, continueranno a manifestarsi in un campionato che stiamo chiudendo in netta crescita”.

La partita si giocherà domenica, con inizio alle 14. 

Nel frattempo, il Ragusa Rugby lancia ufficialmente la festa di fine anno, in programma martedì 31 maggio, con inizio alle 16, allo Stadio del Rugby di via Forlanini. “Le quinte classi dell’istituto comprensivo Berlinguer festeggeranno insiame a noi  la conclusione dei loro cinque anni di scuola elementare – spiega Luca Tavernese – anni difficili, con tanti ostacoli da affrontare, in primis la pandemia Covid, ma che ci hanno visti presenti, accanto ai più giovani, per condividere quei valori di socializzazione, sostegno, unione, che sono i caratteri fondanti del nostro sport”.