Il campionato di Serie C Senior Maschile entra nel vivo.
E si parte subito forte con la sfida tra la seconda e la terza del girone, ovvero il Ragusa Rugby e i Briganti di Librino.
Per entrambe le formazioni partite da recuperare, una per gli etnei, due per gli iblei.
E una distanza dal primo posto attualmente occupato dal Palermo, che potrebbe velocemente ridursi per una delle due formazioni, specie dopo la sfida di domani in programma alle 14,30 allo Stadio del Rugby di via Forlanini.
“Entriamo ora nella fase più calda – sottolinea il direttore tecnico, Angelo Iozzia – perchè, chiaramente, i valori in campo dovranno emergere sempre di più e definire chi, tra le pretendenti, potrà affrontare i play-off per il salto di categoria. Ma questo ci interessa fino ad un certo punto. Per noi, come sempre, l’obiettivo è concretizzare i progressi negli allenamenti quotidiani e cementare, sempre di più, il nostro gruppo. E, finora, tutto questo sta riuscendo al meglio, per questo siamo orgogliosi e soddisfatti, al di là dei risultati, pur importanti, per il cammino che abbiamo intrapreso fin qui”.
La sfida sarà preceduta da quella, analoga, dell’Under 16, che alle 13 affronterà i pari età dei Briganti di Librino.
“In questo caso – prosegue Iozzia – vale ancora di più quanto abbiamo detto. Obiettivo centrale, infatti, è che il nostro gruppo prosegua quel percorso di crescita che finora ha caratterizzato la nostra stagione”.
Nel frattempo, anche il mini-rugby è pronto a scendere in campo per il Trofeo Sant’Agata, grande appuntamento siciliano, che vedrà il Ragusa Rugby tra i protagonisti.
E, intanto, sono partite, anche nella Parrocchia dell’Oratorio Sant’Anna di Modica, le attività, il lunedì e giovedì, che vedono il Ragusa Rugby, oltre agli appuntamenti del lunedì e mercoledì nel campetto di fronte al plesso Falcone, sempre protagonista, anche oltre la città di Ragusa.
“Ringraziamo il Questore, dottor Vincenzo Trombadore, i dirigenti e i docenti degli istituti – ha sottolineato il vicepresidente del Ragusa Rugby, Paolo Sartorio – che hanno inteso promuovere e favorire il nostro contatto con i più giovani. Il rugby non è solo sport, ma anche e soprattutto stile di vita. E questo è un valore che ci può aiutare davvero a fare la differenza, specie nell’educazione e nella crescita dei più giovani”.