Si è aperta con un commosso minuto di silenzio in memoria del compianto Sergio Barozzi, membro fondatore, componente del Direttivo e figura di insostituibile spessore umano e professionale scomparso tragicamente nei giorni scorsi, l’Assemblea Straordinaria di Pronti al Cambiamento, ospitata nella giornata di ieri dalla sede del Dopo Lavoro Ferroviario di Bologna.

 

L’introduzione a cura del presidente Riccardo Roman ha fotografato lo stato dell’arte dell’associazione, delineandone il percorso fin qui svolto e disegnando le scelte immediate e di prospettiva in vista del prossimo impegno elettorale.

 

Il Presidente ha sottolineato la necessità di individuare una strategia chiara in grado di garantire la massima unitarietà all’interno del movimento, con l’obiettivo dichiarato di proporsi alle prossime elezioni forti di un programma sostanzialmente alternativo all’attuale gestione federale, sulla quale il giudizio si conferma estremamente negativo da ogni punto di vista, sportivo, economico, gestionale e politico.

In particolare, il tema posto alla decisione degli associati è stato l’opportunità o meno di individuare sin d’ora ufficialmente un candidato da proporre al movimento rugbistico italiano.

Si è poi aperto lo spazio all’intervento degli associati, con un confronto serrato ed appassionato.

 

Nel corso del dibattito, Marzio Innocenti ha dichiarato le proprie irrevocabili dimissioni dall’Associazione, dichiarando a qualunque titolo conclusa la sua esperienza al suo interno.

 

L’assemblea ha preso dolorosamente atto della decisione personale di Innocenti, proseguendo la discussione fino alla votazione finale con la quale Pronti al Cambiamento ha determinato di non definire con così largo anticipo il proprio candidato ma di lavorare per costruire, insieme a tutti coloro che desiderano un reale cambiamento della gestione politica del rugby italiano, un programma ed una candidatura vincente e credibile.

 

Raccogliendo l’invito di molti associati, il Presidente ha stabilito che a breve PalC si riunirà nuovamente per strutturare una campagna organizzata e capillare di contatto con tutte le società, per presentare il progetto PALC per il Rugby Italiano, integrarlo ascoltando le esigenze del territorio, e rafforzare il proprio ruolo di riferimento alternativo all’attuale fallimentare gestione federale.