Dopo aver conosciuto meglio il Vicecapitano Davide Noto, ora tocca al nuovo Capitano: Giacomo “Jack” Rosa, ventisette anni, flanker alla nona stagione consecutiva in Serie A, vent’anni di rugby in maglia biancoceleste, tre finali e quattro semifinali, eletto nuovo Capitano degli Squali.

Jack, nuova stagione ma, soprattutto, una ripartenza dopo il lunghissimo stop per il covid-19: come vedi il tuo ruolo di Capitano in questo contesto?

Prima di tutto, per me è un grandissimo onore, dopo tanti anni con questa maglia e pensando a chi mi ha preceduto, ovvero capitani come Salsi, Noto, Agniel. E’ un onore e un vero privilegio e vedere l’entusiasmo di tutti i ragazzi, la voglia di ricominciare e di giocare, mi sprona ulteriormente a dare di più alla squadra e dà ancora più valore all’essere Capitano.

La tua carriera è ancora in pieno svolgimento ma ormai qualche stagione importante alle spalle ce l’hai, quindi chiedo anche a te il tuo ricordo più bello…

Devo “copiare” Davide Noto e dire la semifinale vinta in casa contro Colorno nel 2016. Ero giovanissimo, l’ho giocata tutta ed è stata davvero una giornata memorabile.

… e il più brutto?

Forse la finale persa contro i Lyons, quindi la seconda delle tre che abbiamo giocato: ci siamo andati davvero vicini e potevamo farcela, invece purtroppo abbiamo perso. E’ stata una delle poche volte in cui ho pianto sul campo.

Da atleta come hai vissuto il periodo del Covid, quindi il lockdown prima e le limitazioni poi, un campionato interrotto neanche a metà e uno, l’ultimo, nemmeno cominciato?

Per quanto mi riguarda ho sempre cercato di tenermi allenato, sia per non perdere del tutto la forma fisica che, durante il lockdown, anche per non annoiarmi e per mantenere almeno un minimo di normalità quotidiana. Quando poi abbiamo potuto tornare al campo, seppur senza partite da giocare, ho cercato di partecipare sempre attivamente e, insieme ad altri “vecchi” e a coach Cal McLean prima e con Jem Van Vuren ora, di coinvolgere e riportare al Carlo Androne tanti ragazzi. L’entusiasmo nella Prima Squadra è tanto e questo deve essere il nostro punto fondamentale di ripartenza.

E’ appena stato pubblicato il calendario di Serie A: le tue prime impressioni?

Da un lato ci dispiace dover aspettare un altro mese prima di giocare in casa, dall’altro però forse ci sarà anche utile per avere più tempo per chiarire e sistemare la questione del campo. In generale, però, il calendario non è qualcosa che ci tocca particolarmente perchè il punto centrale per noi è che non vediamo l’ora di giocare e quindi di misurarci contro tutti.

Cosa auguri alla Pro Recco Rugby per questa stagione?

Auguro alla Pro Recco Rugby che questa possa essere una stagione di rilancio per tutta la società e voglio che noi Squali riusciamo ad essere la locomotiva che traina tutti, trasmettendo entusiasmo e voglia di giocare a rugby, dobbiamo essere l’esempio per tutti gli altri. Ecco, deve essere una stagione di rilancio e di esempio.

Emy Forlani