Primo giorno insieme per le ragazze provenienti dal Rugby Mantova e quelle di Calvisano. “Trait d’union” delle 38 ragazze unitesi in questa nuova esperienza sarà Filippo Santoro allenatore fino all’anno scorso delle ragazze mantovane. Ex mediano d’apertura, il trentacinquenne architetto mantovano, avrà il difficile compito di costruire una squadra a 15 da due realtà che arrivano dal Seven della Coppa Italia femminile.
“ Credo che la squadra che stiamo costruendo non dovrà porsi limiti ed affrontare a mente libera ogni situazione , nei prossimi due mesi di allenamento che ci separano dall’inizio del campionato. Le ragazze dovranno trovare il proprio ruolo in campo e scoprire tutte le opportunità che il rugby a XV offre loro rispetto al Seven praticato fino ad ora. Il mio compito e quello di Gabriel Tamburri ( allenatore in seconda) sarà quello di accompagnare le ragazze in questa crescita tecnica e tattica. Gli obbiettivi individuali di crescita delle ragazze potranno essere fissati e monitorati fin dalle prime partite , mentre quelli collettivi matureranno lungo la stagione. Sarà, giocoforza un inizio in salita, alla ricerca di esperienza che accresca la loro responsabilità e la loro leadership. Le ragazze dovranno, soprattutto, dimostrare l’entusiasmo di provare e scoprire tutto il necessario per affrontare un campionato a XV, senza deprimersi alle prime difficoltà”
“La società ha fatto una scelta coraggiosa – ha dichiarato Luca Marzocchi, consigliere delegato al settore femminile- nel mettere i pista questa nuova iniziativa, conscia che lo sviluppo del movimento femminile può rappresentare un’ottima occasione di crescita e di radicamento sul territorio”
“E’ un sogno che si avvera e prende corpo – ha dichiarato Alice Ferrari che di questa squadra è stata il nume tutelare e di cui sarà la dirigente accompagnatrice – per noi che siamo state le pioniere del rugby femminile. Le difficoltà saranno molte, in primis quelle logistiche visto che andiamo ad aggiungere un’altra squadra, con tutte le necessità che ciò comporta, nell’assetto della società. Ma sono sicura che sapremo conquistarci lo spazio e il rispetto che ci compete”