Favorire la diagnosi precoce del cancro alla prostata, aumentare l’efficacia dei trattamenti, suggerire un check-up annuale: i clinici del Policlinico di Abano Terme (Padova) incoraggiano gli uomini ad indagare possibili storie familiari relative al tumore e ad adottare uno stile di vita più salutare. Per attirare l’attenzione sulle patologie urologiche, sabato 23 novembre nel cortile del Policlinico di Abano Terme (piazza Colombo, 1), si è svolta la simulazione di una partita di rugby con la partecipazione di una ventina di atleti del Padova Rugby 555, squadra che milita nel campionato nazionale di serie C (Girone Veneto 3).
Per l’occasione i rugbisti si sono fatti crescere i baffi, simbolo di Movember (“mo”, dall’inglese moustache), la campagna mondiale di sensibilizzazione che si tiene ogni anno nel mese di novembre e invita a “cambiare la faccia della salute degli uomini”.
A metterci la faccia sono stati non solo i rugbisti, ma anche i medici dell’Unità operativa complessa di Urologia diretta dal dottor Angelo Porreca, anche loro con i baffi.
Dopo il match si è svolta una visita al reparto / sale operatorie con spiegazione dell’attività svolta dal Policlinico, all’interno del quale viene approfondito l’approccio robotico attraverso l’utilizzo del sistema Da Vinci, la piattaforma più evoluta per la chirurgia mini-invasiva attualmente disponibile sul mercato.
L’attività chirurgica dell’Unità operativa complessa di Urologia è finalizzata al trattamento delle patologie urologiche benigne e neoplastiche con tecniche mini-invasive endoscopiche, laparoscopiche e robotiche. Il Robot Da Vinci, il sistema chirurgico più evoluto al mondo in uso al Policlinico di Abano, permette di eseguire mediante accesso laparoscopico un intervento mini-invasivo offrendo numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali: visione tridimensionale magnificata (migliorata fino a 15 volte rispetto alla normale visione dell’occhio umano), significativa riduzione delle perdite ematiche e del dolore post operatorio, minime ferite chirurgiche, degenza ospedaliera più breve, celere ritorno alla normale attività quotidiana. Questi vantaggi si traducono nel raggiungimento di ottimi risultati funzionali e terapeutici in molti interventi urologici e in particolare nella prostatectomia radicale. La crescente diffusione di tale tecnica è determinata dall’approccio mini invasivo (ridotte incisioni addominali), da movimenti più delicati con l’ausilio dell’endo-wrist (meccanismo che riproduce gli stessi movimenti del polso umano), minori perdite ematiche e dolore post operatorio (la maggior parte dei pazienti non necessita di analgesici dopo l’intervento), degenze più brevi e un più rapido recupero della funzione erettile e della continenza. Nuova alternativa terapeutica, a disposizione dell’Unità operativa di Urologia, è il trattamento con ultrasuoni focalizzati ad alta intensità: Hifu. Attraverso questa metodica i pazienti affetti da tumore della prostata, non eleggibili ad intervento chirurgico per limiti di età o comorbilità, possono essere trattati in anestesia loco-regionale e con un ricovero di 24h. Negli ultimi due anni di attività il dottor Porreca ha all’attivo oltre 1000 interventi globali, di cui 200 con robot e 300 con laser ad holmio.
Qui sotto il video realizzato durante la giornata.