Presso la sala della “Protomoteca” del Campidoglio si è svolta la conferenza stampa di presentazion dell’XI edizione della “Bingham Cup – Roma 2024”, il torneo di rugby amatoriale LGBTQIA+ più importante al mondo, davanti alle massime autorità capitoline, della Regione e dello Sport italiano.
A sottolineare il valore sociale della “Bingham Cup”, la presentazione del campionato mondiale di rugby inclusivo cade nella data, il 17 maggio, che le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno istituito come Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Presenti all’evento, moderato dal giornalista Daniele Piervincenzi: l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli, il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, il Presidente del Comitato Organizzatore della “Bingham Cup – Roma 2024), Gianmarco Forcella, Antonio Parrilla (Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Mario Colamarino (Presidente del circolo di cultura omosessuale “Mario Mieli”).
La “Bingham Cup”, prende il nome da Mark Bingham, il rugbista eroe statunitense morto nello schianto del volo United 93 l’11 settembre 2001, e, dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione che avrà luogo mercoledì 22 maggio alle 19.30 a Roma nella suggestiva location del Palatiziano, dal 23 al 26 maggio oltre 3.500 rugbisti e più di 100 squadre provenienti da quattro continenti daranno vita al torneo, su otto campi collocati nell’area del quartiere EUR.
«È stato un onore supportare questa candidatura, Roma ha un appeal internazionale legato ai grandi eventi e al turismo, inoltre con la Bingham Cup si aggiunge un messaggio sociale fortissimo – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato – È surreale pensare che nel 2024 in Italia e nel mondo esistano ancora forme di esclusione e che il voler vivere apertamente la propria sessualità possa portare all’esclusione dalla pratica sportiva. La Capitale e il rugby hanno un rapporto unico, Roma è la casa del rugby italiano e siamo orgogliosi che questo evento si disputerà su numerosi impianti, dei quali ben tre comunali. La Bingham Cup sarà un grande evento internazionale che porterà migliaia di persone, atleti e appassionati nella nostra città».
«Avere la possibilità di ospitare a Roma un evento mondiale importante come la Bingham Cup è motivo di orgoglio per l’intero movimento del rugby italiano – ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti – Ancora una volta voglio esprimere un concetto importante: il nostro sport, fatto di impegno e sacrificio, è di tutti ed è per tutti. Per questo plaudo alla scelta di organizzare un’importante manifestazione come la Bingham Cup, che accoglie in Italia atlete e atleti appartenenti alla comunità LGBTQIA+ provenienti da tutto il mondo, a ulteriore riprova dello spirito di fratellanza e di coesione che vogliamo sostenere ogni volta in cui c’è la possibilità di farlo».
Un torneo particolarmente importante, che muove un’importante fetta di turismo sportivo e che da mettere insieme non è sicuramente semplice: più di 100 squadre, 3500 partecipanti e tante migliaia di tifosi che seguiranno le partite – ha detto il Direttore regionale degli Affari della Presidenza, Turismo, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Paolo Giuntarelli – C’è, dunque, bisogno di una rete organizzativa molto diffusa e capillare e anche in questo vedo l’aspetto dell’inclusività e della partecipazione. Siamo orgogliosi che questo torneo si tenga nella nostra Regione e rinnoviamo il nostro sostegno a questa bella iniziativa.
«La Bingham Cup – ha dichiarato Antonio Parrilla, Funzionario apicale del Servizio Comunicazione, Affari internazionali, Studi e Ricerche del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è un evento la cui parole d’ordine sono inclusione e coesione e tutto questo si incastra perfettamente con il progetto che stiamo portando avanti con molti Paesi: “Combating hate speech in sport” promosso dal Consiglio d’Europa e che vuole combattere il fenomeno dei discorsi d’odio nello sport con il claim “Sport is respect”. Lo sport è rispetto e i discorsi di odio che partono dal disprezzo non possono esistere».
«Siamo fieri e non vediamo l’ora di poter celebrare, per la prima volta a Roma, un evento che siamo sicuri segnerà un importante momento di sport – ha detto il Presidente del Comitato Organizzatore, Gianmarco Forcella – Sarà un’occasione imperdibile non solo per godere di uno spettacolo sportivo unico nel suo genere, ma anche per promuovere, oltre ai valori intrinseci del rugby come rispetto dell’avversario, rispetto delle regole e sostegno, anche quelli di inclusione e diversità. Non vediamo l’ora di accogliere così tante persone nella Città Eterna e di far conoscere a tutti la nostra realtà».
I campi di gara
Stadio delle Tre Fontane (Via delle Tre Fontane 5, Roma)
Dabliu EUR (Viale Egeo, 98, 00144 Roma RM)
Rugby Roma Olimpic (Via di Tor Pagnotta, 351, 00143 Roma RM
Stadio Alfredo Berra (Via Giuseppe Veratti, 00146 Roma
Stadio del rugby di Corviale (Via Degli Alagno, 37, 00148 Roma RM
Polisportiva Ostiense (Lungotevere Dante, 3, 00146 Roma RM