A due settimane dalla vittoria dello scudetto per la formazione Under 18 del Petrarca, torniamo su questo importante successo per capire da Giovanni Maistri, responsabile dello staff tecnico composto anche da Michele Rizzo, Simone Ragusi, Stefano Parladori e dal preparatore atletico Tommaso Toigo, quali sono stati i momenti più significativi della stagione.
I punti forti di questa squadra?
Sicuramente il punto forte di questa squadra è stato l’essere un gruppo di amici che aveva tanta voglia di imparare e migliorare giorno dopo giorno, e che non si è abbattuto dopo le difficoltà iniziali. Questo ha permesso a noi dello staff di poter lavorare, anche duramente, per tutto l’anno con la loro piena partecipazione. Un gruppo e uno staff molto uniti che hanno condiviso veramente tutto.
Quando avete capito che ce la potevate fare?
Già da primo giorno di raduno, ad agosto, giravano voci sul possibile obbiettivo finale. Da parte mia ci sono stati pochi dubbi, i ragazzi penso abbiano iniziato a crederci realmente dopo la pausa di Natale, quando oltre alle vittorie iniziavano a vedersi anche prestazioni molto buone sul piano della qualità del gioco.
L’importanza di questo staff tecnico?
Anche lo Staff è stato molto unito. Abbiamo condiviso tutto e questo ci ha permesso di fare un gran lavoro. Con Michele e Simone ci conosciamo da tempo, e a livello di rugby condividiamo le stesse idee, quindi è stato molto semplice proporlo ai ragazzi. Con Stefano è stato molto bello lavorare, due percorsi di rugby diversi che si sono trovati molto in sintonia. Inoltre lo ringrazio molto per la sua disponibilità, infortunio a parte. Tra l’altro, per fare una battuta, abbiamo finito la stagione con più infortunati nello staff che nei giocatori. Infine Tommaso penso abbia fatto veramente un buon lavoro, la crescita incredibile dei ragazzi oltre che tecnica è stata a livello fisico, la preparazione atletica mi appassiona molto, e quindi anche con lui c’è stato sempre un continuo confronto.
La partita più difficile?
La partita più difficile sicuramente contro la Tarvisium all’andata in campionato, una squadra arrivata penultima del girone, ma che ci ha dato veramente un bello schiaffone. Invece di abbattersi dopo quella partita, però, i ragazzi hanno reagito alla grande ed hanno iniziato a lavorare ancora più sodo di quanto fatto prima.
Come è stata la finale? Come te l’aspettavi?
La finale, come si sa, è sempre una partita diversa da tutte le altre. Si è visto proprio quanto nei primi quindici, venti minuti i ragazzi fossero tesi, quasi impauriti e gli errori sono stati molti, merito anche degli avversari a cui devo veramente fare i complimenti per la prestazione. Fortunatamente poi abbiamo sfruttato il water break per tranquillizzare un attimo i ragazzi e fargli tornare la fiducia in se stessi e nella squadra, e da lì piano piano abbiamo ritrovato fiducia e preso il controllo della partita, come accaduto spesso quest’anno, fino al fischio finale. Unica cosa che dispiace, se cosi possiamo dire, è stato il non aver mostrato il vero valore della squadra, e il gran gioco che ci ha contraddistinti per tutta la stagione, nella partita più importante. Tuttavia vedere comunque a fine partita la gioia negli occhi dei ragazzi è stata un emozione incredibile ed era quello che più contava quel giorno.
Il futuro di questo gruppo, come singoli e come squadra?
Il futuro di questi ragazzi guardando alla prossima stagione penso sia un bel futuro, essendo molto giovane come squadra, i pochi rientranti che avevamo quest’anno andranno in serie A dove sicuramente si toglieranno delle soddisfazioni. Probabilmente qualcun altro andrà in Accademia FIR a Remedello, e sono molto contento per loro. Per la restante parte del gruppo, la più numerosa, ci sarà ancora un anno insieme, e visto la base costruita quest’anno penso ci sarà da divertirsi. Inoltre per continuare il lavoro messo in atto dalla società, visto il costante rapporto con Andrea Marcato, quest’anno penso e spero ci sarà anche la possibilità di inserire qualche ragazzo nella lista dei partecipanti alla prestagione con la prima squadra: penso possa essere un grande opportunità di crescita per i ragazzi.
La rosa dei campioni d’Italia Under 18: Alberto Baldo, Alessandro Bellon, Riccardo Beltrame, Matteo Benvegnù, Lorenzo Benvenuti, Edoardo Bonavina, Lorenzo Brevigliero, Giacomo Businaro, Nikolays Caccaro, Tommaso Canova, Filippo Carcangiu, Daniele Casson, Tommaso Di Bartolomeo, Antonio Dorigo, Alessandro Esposito, Alberto Eterno, Giulio Faggin, Alberto Felicani, Mattia Ferrarin, Alessandro Fioriti, Alberto Fogo, Thomas Galante, Giovanni Garbo, Carlo Giordani, Alvise Giordano, Alessandro Giuriatti, Davide Goldin, Giacomo Grandi, Marco Gregori, Guglielmo Guarda Nardini, Filippo Lazzarin, Andrea Libero, Tommaso Longhin, Tommaso Maccarini, Davide Marcellan, Edoardo Mattiello, Gabriel Miolo, Giacomo Padrono Martini, Edoardo Padrono Martini, Ruan Oselladore, Filippo Peggion, Mattia Raccanello, Tito Rapetti, Federico Regazzo, Enrico Rossi, Marcello Russo, Mattia Saoncella, Filippo Schettini, Francesco Sottoriva, Pietro Tognetti, Francesco Tognon, Claudio Valente, Leonardo Zamprotta, Nicolò Zavan, Leonardo Zin.