Prime due uscite stagionali più che positive per la Pagano & Ascolillo Pesaro Rugby. Una vittoria a Jesi due venerdì fa e una vittoria e una sconfitta di misura sabato a Bologna in un triangolare con Modena. “I ragazzi si sono mossi bene e tutti hanno avuto la possibilità di giocare – spiega il tecnico Nicola Mazzuccato – Si è visto che ci sono cose da rodare e che fisicamente abbiamo caricato tanto. L’unica sconfitta è stata figlia di un approccio sbagliato alla partita anche se poi abbiamo rialzato la testa”.

Il campionato inizierà solo il 20 ottobre a Cesena, ma la Pagano & Ascolillo deve recuperare sui tempi. “Siamo in ritardo nella preparazione, perché siamo riusciti a fare davvero poco minutaggio di allenamento in campo per via della mancanza dell’illuminazione. A settembre abbiamo anticipato le sedute, ma non tutti sono riusciti ad allenarsi con continuità. Ora sono state poste delle luci di fortuna, ma di fatto ci alleniamo in penombra e il nervosismo dei ragazzi è palese e comprensibile, con tanti errori di manualità dovuti proprio alla poca luce. Inoltre il sintetico è bellissimo, ma come immaginavamo i ragazzi si devono abituare al fondo e abbiamo avuto qualche piccolo infortunio muscolare”.

Non questo il solo problema però, visto che i due stranieri ancora non sono mai scesi in campo con la squadra: “Non sono stati molto fortunati  perché dopo l’incidente in auto avuto appena arrivati, entrambi hanno avuto un infortunio muscolare. Per Smith un infortunio più leggero e domenica a Valsugana per l’ultima amichevole di precampionato sarà della partita, mente Marzuq ha subito un infortunio più serio che lo vedrà scendere in campo per una partita solo alla prima di campionato a Cesena il 20 ottobre”.

Detto che Marzuq l’hai visto pochissimo in campo, Smith invece ha rispettato le tue aspettative? “E’ un attaccante, veloce, che si muove da leader in campo. Lo si vede dalle tante indicazioni che dà alla squadra. Per questo si sta sforzando anche per imparare un po’ di italiano. Poi è ovvio che per giudicarlo dobbiamo aspettare di vederlo contro un avversario vero”.

Intanto in preparazione sono tanti i giovani pesaresi che si stanno mettendo in mostra: “L’età media della squadra è molto bassa e c’è tanta voglia di crescere. La società ha scelto di puntare molto sui suoi ragazzi ed è giusto seguire questa via dandogli sempre maggiore spazio”.