Curiosamente, nei propri primi due campionati di B, i Lions Amaranto Livorno si sono assicurati la certezza matematica della salvezza, ‘festeggiando’ due sconfitte. I ‘bonus-difesa’ colti nelle gare perse sul campo del Vasari Arezzo (8-6, nella penultima giornata del campionato 2008/09) e in casa (al ‘Carlo Montano’) contro il Mantova (11-18, nell’ultimo turno del torneo 2009/10) consentirono alla squadra allenata da Massimo Goti di mettere in cassaforte la permanenza nella cadetteria. Come noto, con ‘bonus-difesa’ s’indica il punto che viene assegnato alle formazioni che perdono con un margine inferiore alle otto lunghezze. Per completezza d’informazioni, da aggiungere che nella stagione 2008/09, gli amaranto poi chiusero il torneo con un netto successo interno, 31-7, con l’Overmach Parma ‘B’ (vittoria condita dal bonus-attacco). Viceversa, nella stagione 2009/10, senza quel bonus-difesa strappato, soffrendo, contro il Mantova (decisivo, per accorciare le distanze contro i virgiliani, una meta dell’ala Tarantino a soli 4’ dal termine), i labronici avrebbero chiuso in classifica al penultimo posto, appaiati con il Viterbo, e dunque avrebbero disputato contro la stessa compagine laziale lo spareggio salvezza. I Lions hanno giocato tutti i propri quattro campionati di B nel girone 2, il raggruppamento del centro Italia. In ciascuna delle prime tre stagioni, 12 squadre al via e dunque 22 partite giocate da ciascuna formazione, con retrocessione per le ultime due: amaranto noni nel 2009, decimi nel 2010 e undicesimi (e condannati alla discesa in C1) nel 2011. Differente la situazione vissuta nel quarto campionato di B, quello decisamente più recente (2019/20), caratterizzato da sole 11 squadre ai nastri di partenza (in tutto ciascuna compagine doveva giocare 20 gare), con retrocessione solo per l’ultima classificata. La verità è che, in questa annata conclusa in modo brusco e terminata, per colpa dell’emergenza del Covid-19, dopo la disputa della prima di ritorno, il 16 febbraio, i Lions non hanno mai realmente tremato e mai rischiato di farsi invischiare nella lotta salvezza. Ben presto i ragazzi allenati da Giampaolo Brancoli hanno scavato un profondo solco sulla formazione ultima in graduatoria, quella che oggettivamente era la meno dotata del torneo, quel Formigine che nelle sue 10 partite giocate ha sempre perso e che in tutto ha racimolato solo due punti. Gli amaranto hanno chiuso il torneo al sesto posto, hanno ottenuto sei successi (solo affermazioni contro le squadre piazzatesi tra la settima e l’undicesima piazza) e cinque sconfitte (rimediate contro le formazioni che hanno concluso il torneo ai primi cinque posti). Soprattutto gli amaranto, tornati nella cadetteria dopo otto lunghi anni d’attesa, hanno dimostrato di potersi consolidare in B. Senza la sospensione e l’annullamento del torneo dettata dal coronavirus, la squadra livornese, capace di cogliere tre successi nelle ultime tre gare disputate, avrebbe ottenuto nuove importanti soddisfazioni. Il ciclo, che ha permesso di celebrare con 14 successi su 14 partite la promozione nel torneo di C1 2018/19 e di mettere in vetrina buonissimi numeri nel campionato di B 19/20 ‘concluso a metà’, non si è certo esaurito. Solide sono le basi per guardare al futuro con fiducia ed ottimismo.