Analizzare a mente fredda tutti gli errori commessi nel corso della partita persa in rimonta con la Union Viterbo, fissarli in maniera indelebile per evitarne il ripersi e utilizzare questa rinnovata consapevolezza come punto fermo da cui ripartire per fare quadrato e ricompattare la squadra in vista del rush finale di stagione.

È un Paganica Rugby ancora ferito e arrabbiato, ma altrettanto voglioso di riscatto, quello che si è ritrovato a correre e sudare sul rettangolo verde dello “Iovenitti” in vista della delicata trasferta sul campo del Vasari Arezzo.
Per portare via punti importanti in ottica salvezza dal match in terra toscana servirà un radicale cambio di approccio alla partita.
In particolare, fin dai primi minuti del match, il XV rossonero dovrà riuscire a trovare (e poi sopratutto mantenere) compattezza nel fondamentale della mischia e velocità nello sviluppo del gioco alla mano così da portare adeguata pressione sui 22 vasariani.
Proprio un gioco di questo tipo, infatti, mise in forte difficoltà gli uomini allenati da coach Sordini nel corso del match di andata, giocato sul sintetico di Centi Colella lo scorso primo febbraio.
In quell’occasione, però, come troppe altre volte accaduto nel corso della seconda parte di stagione, il Paganica peccò di continuità e caparbietà giocando solo a fiammate e pagando a carissimo prezzo i momenti di blackout.
Emblematico, in questo senso, l’andamento della gara, con i rossoneri guidati in campo da Stefano Ciampa che, dopo aver tenuto bene nel primo quarto d’ora, persero di colpo le loro certezze tattiche cominciando a palesare gravi problemi di posizionamento e non riuscendo più a trovare adeguate contromisure alle offensive dei toscani, i quali chiusero infine la frazione in vantaggio per 29-8.
Dal canto suo la compagine di coach Sergio Rotellini, come sarebbe poi accaduto anche sul campo del Modena, uscì rivoluzionata nello spirito dall’intervallo e, con le armi della pazienza, del cuore e della convinzione riuscì a mettere in atto una rimonta quasi perfetta chiudendo sul 19-0 il secondo parziale e facendo vedere forse (in termini di varietà di soluzioni tattiche adottate) il miglior gioco della seconda parte di stagione.
Arezzo, insomma, ha dimostrato di essere squadra battibile, ma solo a patto che i ragazzi paganichesi siano disposti a lottare metro su metro, punto d’incontro su punto d’incontro e non dando mai per perso alcun ovale, stavolta, però, nell’arco di tutti gli 80 di gioco.

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