A Viterbo, per il Padua Rugby Ragusa, arriva la sesta battuta d’arresto stagionale, ancora una volta dopo aver regalato i primi 15 minuti agli avversari. Ma di fronte, in questa occasione, i ragusani avevano una vera e propria macchina da guerra
È difficile far credere, a chi non ha visto Union Viterbo – Padua Rugby Ragusa, che i ragusani, pur sconfitti per 34 a 14 e con i loro punti segnati soltanto negli ultimi 12 minuti, abbiano disputato una buona partita.
Eppure è stato proprio così: il Padua, è vero, ha incassato 6 mete, ha perso parecchie tuoche, ha subito in mischia, ma è stato sempre in partita, almeno mentalmente, non ha mai abbassato la testa, e ha giocato la sua onesta gara. Ha però avuto la sfortuna di trovarsi di fronte un Viterbo davvero in palla che, lo anche ha riconosciuto il coach neroverde Michele Fabiani, ha disputato la migliore partita della stagione.
In più, e lo diciamo solo per correttezza, non certo per sminuire la vittoria dei padroni di casa che, lo ripetiamo, è meritata e sacrosanta, oltre a un Viterbo decisamente superiore i ragusani si sono trovati di fronte un arbitro, il signor Francesco Paoletti della sezione di Frascati, che in certi frangenti ha punito in modo esagerato la squadra iblea. Se fosse stato inflessibile con i padroni di casa così come lo è stato con gli ospiti, oggi probabilmente staremmo lo stesso commentando una sconfitta del Padua ma, almeno per quanto riguarda il risultato, certamente meno netta.
Se poi i paduini non avessero regalato anche domenica i primi quindici venti minuti agli avversari, chissà, magari un punto lo avrebbero portato a casa.
Ci stiamo arrampicando sugli specchi, lo ammettiamo, ma raccontare l’ennesima sconfitta, estremamente netta questa volta, non è piacevole e ne faremmo volentieri a meno. Il dovere di cronisti, però, ce lo impone e allora ecco la cronaca della partita.
L’inizio è quello classico di quest’inizio di stagione con gli avversari che attaccano e il Padua che si difende ma subisce.
La prima zampata dei padroni di casa arriva al 5° e a darla è Stefano Bocchino che batte veloce una punizione sui cinque metri iblei prendendo di sorpresa la difesa biancazzurra. Andrea Menghini sbaglia la conseguente, e non facile, trasformazione. 5 a 0.
Il Viterbo è squadra quadrata, con una mischia pesate e forte, e una linea di trequarti veloci e ficcanti. Così la seconda meta non tarda ad arrivare. Siamo al 12°, la marcatura è accreditare a Menghini ma il merito è da dare interamente al pacchetto arretrato, capace di spingere i dirimpettai fino a che tutti e 16 non sono dentro l’area di meta iblea. Il capitano neroverde a quel punto non deve fare altro che prendere l’ovale e poggiarlo a terra. Lo stesso giocatore arrotonda. 12 a 0.
Secondo i paduini, però, l’azione è viziata da un fallo ed Enoc Valenti se ne lamenta con l’arbitro. Risultato: cartellino giallo e temporanea inferiorità numerica per la squadra ragusana.
Passano cinque minuti ed è nuovamente la mischia a fare la differenza. Touche nei 22 biancazzurri, carrettino neroverde e il pilone Luca Desana ferisce per la terza volta la difesa ospite. Menghini trasforma. 19 a 0.
Allo scadere del primo tempo una bella galoppata dei trequarti, con l’estremo Michele Belli protagonista assoluto dell’azione e della partita, i suoi inserimenti sono stati veramente devastanti, manda Menghini a segnare la sua seconda meta personale. Lo stesso non trova i pali. 24 a 0 e squadre al riposo.
Nella ripresa il copione non cambia. A fare la partita, a dettare i tempi, sono sempre i padroni di casa, con i ragusani che pur non dandosi mai per vinti, arrancano. Troppo grande è la differenza tra le due squadre.
Al 44° altro bell’inserimento dell’estremo viterbese che si beve la difesa iblea e va a segnare la quinta meta per la sua squadra, anche se l’azione ci è sembrata viziata da un precedente avanti neroverde non visto dall’arbitro. Menghini sbaglia ancora. 29 a 0 e partita che si chiude qui.
Iniziano allora i cambi. Al 49° Fabio Baglieri entra al posto del debuttante Giuseppe Modica, ponendo fine all’esperimento di schierare il piccolo dei fratelli Modica come mediano di mischia, con il conseguente spostamento di Emanuele Minardi all’apertura e con capitan Iacono adattato a secondo centro. Nell’insieme l’esperienza non è stata negativa, ma l’impatto sulla gara di Minardi e Iacono schierati nei loro ruoli naturali è decisamente più forte.
Al 51° Mario Bella cede il suo posto a Paolo Bellio. Al 54° esce Francesco Migliorisi per Andrea Battaglia e quattro minuti entra Giovanni Raspaglia per Michele Campanella.
Al 61° però arriva la sesta meta per la squadra di casa, al termine di un’altra bella azione dei trequarti. A segnarla è Mattia Cecchetti. Andrea Menghini grazia ancora i ragusani. 34 a 0.
Alla ripresa del gioco non c’è più Baglieri, dolorante a un ginocchio, a rimpiazzarlo c’è Giorgio Carbonaro.
Le forze fresche danno nuova linfa al gioco del Padua; in contemporanea i padroni di casa probabilmente mollano un po’ e così viene fuori il gioco degli iblei. Al 68° e al 77° sono Gabriele Calamaro e Stefano Iacono, con due mete delle loro, a rendere meno amara la sconfitta per la propria squadra. Entrambe le marcature vengono trasformate dal capitano biancazzurro.
Poi arriva il fischio che manda tutti a fare una doccia calda.
Ragusa, 18.11.2013
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa
Meno Occhipinti, tessera dell’Ordine n. 125094