Il CT Conor O’Shea spiega le proprie scelte nella conferenza stampa che segue l’annuncio del XV titolare per la partita di domenica contro l’Inghilterra, prima giornata del NatWest 6 Nazioni 2018: “Pensiamo che iniziare con Allan all’apertura – esordisce il tecnico dopo le prime domande – sia la scelta più giusta per il gioco che vogliamo fare. Ma soprattutto penso alla profondità che, solamente rispetto ad un anno fa, abbiamo in questo ruolo ma più in generale per tutta la squadra. In terza linea, ad esempio, dopo un piccolo infortunio a Giovanni Licata abbiamo scelto di schierare Negri, che ha doti simili, ma possiamo contare anche su Steyn, su Maxime che partità dalla panchina. Aumentare la profondità e la competizione al nostro interno è la cosa più importante e stiamo andando nella giusta direzione” ha detto il CT azzurro.
“Licata – ha proseguito O’Shea – ha un piccolo problema alla schiena, mentre Padovani ha accusato un fastidio ad una caviglia. Giocheremo contro l’Irlanda tra sei giorni e ho già anticipato alla squadra che faremo de cambiamenti, ma come ho detto è fondamentale avere più alternative nei vari ruoli. Non vedo l’ora di vedere Giammarioli dall’inizio in terza linea, è un ragazzo molto esplosivo e gli inglesi non lo conoscono, così come Minozzi”.
Il tecnico irlandese ritrova domani, nell’inedito ruolo di seconda linea, il Leone della Benetton Rugby Alessandro Zanni che domenica a Roma conquisterà il cap numero cento due anni dopo la sua ultima apparizione in azzurro, a conclusione di un calvario di infortuni protattatosi nelle ultime stagioni: “Zanni ha una mentalità straordinaria, quel tipo di resilienza che a noi serve e che deve essere d’esempio per tutti. Avrebbe potuto mollare, accontentarsi di quello che aveva avuto, invece ha lottato per tornare in Nazionale e vuole rimanerci negli anni a venire. Sono felice per lui”.
“La sfida che ci aspetta contro l’Inghilterra è molto, molto difficile, lo sappiamo bene. Come sempre voglio che la squadra si concentri sulla performance, su quanto siamo in grado di controllare direttamente. Abbiamo fatto grossi passi avanti dal punto di vista del fitness, anche se non siamo ancora dove vogliamo posizionarci sotto questo punto di vista. Ma l’intensità nell’allenamento collettivo di questa mattina è aumentata molto rispetto al passato, gli errori sono diminuiti e io non vedo l’ora di iniziare questo 6 Nazioni”.
“Tutti, in Federazione, stiamo lavorando per apportare i cambiamenti giusti e oggi – ha concluso O’Shea – cominciamo a vedere un cambio di mentalità nei giocatori. Forse domenica dopo la partita sarà una serata difficile, ma noi prepariamo le partite per vincerle e la cosa magnifica dello sport è che può succedere ogni cosa. Un anno fa a dodici minuti dal termine l’Inghilterra vinceva 17-15, vedremo come andrà questa volta. Ma ai ragazzi ho chiesto di concentrarsi sulla prestazione. Il risultato è una mia responsabilità”.