Dublino – “Sapevamo che questi sei giorni, con le sfide alla seconda e alla terza squadra al mondo, sarebbero stati i più difficili per noi.
L’Irlanda è una grande squadra, non lo si è scoperto oggi, e ci aspettavamo che la partita di questa sera potesse essere la più dura. L’aspetto positivo è che, nel secondo tempo, la squadra ha reagito come avevamo chiesto e ha confermato di saper essere pericolosa, palla in mano, anche contro un avversario come quello di oggi”.
Nel post-partita di Dublino il CT dell’Italia Conor O’Shea analizza la seconda sconfitta consecutiva degli Azzurri nel Torneo 2018: “Il primo tempo non abbiamo avuto possesso ed era impossibile mettere loro pressione senza palla in mano, negli spogliatoi abbiamo chiesto una reazione alla squadra: è arrivata e da lì dobbiamo ripartite perché le tre partite che ci aspettano con Francia, Galles e Scozia saranno altrettante opportunità”.
“Non mi ha stupito che l’Irlanda abbia calciato meno del solito, mantenendo molto il possesso: pensavano, a ragione, di metterci in difficoltà sul piano fisico, del fitness. Non siamo ancora al livello a cui vogliamo arrivare, ma stiamo lavorando nella direzione giusta e, se non avessimo fatto passi in avanti sotto questo punto di vista, oggi non avremmo potuto reagire come abbiamo fatto nel secondo tempo” ha detto O’Shea.
“La mentalità di questa squadra è giusta, poteva mollare e non lo ha fatto e questo è positivo. Ma ci sono molte cose tra quelle che possiamo controllare, nei primi venti minuti di gioco in particolare, che abbiamo sbagliato. Il grande rammarico è non aver giocato come volevamo nel primo tempo” ha concluso il CT.
Sulla stessa lunghezza d’onda il capitano, Sergio Parisse: “I primo venti minuti sono stati disastrosi, non abbiamo messo loro pressione permettend loro di gioacre un ottimo rugby. Abbiamo sbagliato molto all’inizio e questo ha condizionato tutta la gara”.