Ventiquattro ore e spiccioli separano le Zebre Rugby dal loro debutto casalingo nella Challenge Cup 2019/20. Archiviata la trasferta amara contro i Bristol Bears nel 1° turno di coppa, sabato 23 novembre il XV multicolor affronterà a Parma i Parigini dello Stade Français, reduci da un ko in casa contro i Francesi del Brive, quarta squadra inserita del Girone 4 della competizione cadetta.
L’incontro, valevole per la 2° giornata del torneo, è in programma alle ore 16:00 allo Stadio Lanfranchi e – in assenza di copertura televisiva – sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ufficiale dell’European Rugby Challenge Cup, previa iscrizione al portale (https://epcrugby.com/challenge-cup/latest-video/epcrtv/). In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale del match sull’account Twitter delle Zebre con l’hashtag #ZEBvSFP.
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A margine dell’allenamento odierno, il tallonatore delle Zebre e della Nazionale Italiana Oliviero Fabiani ha presentato ai microfoni del sito web del club la sfida di sabato pomeriggio contro la formazione transalpina, avversario mai affrontato nella storia della franchigia federale.
Classe 1990, il n° 2 romano vanta 110 apparizioni ufficiali con i suoi colori ed è reduce dalla sua prima Rugby World Cup con gli Azzurri. Sono invece 10 i caps nazionali collezionati dal prodotto della S.S. Lazio Rugby che lo scorso 26 ottobre ha aperto a Parma, in occasione della gara contro il Leinster, la sua sesta stagione consecutiva con la maglia delle Zebre.
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Un inizio difficile di stagione dove manca ancora la vittoria. Tu che sei un senatore dello spogliatoio, come se ne esce da questa situazione? “Sicuramente è un periodo difficile perché non riusciamo ad uscire da queste sconfitte. Di certo dobbiamo rimanere positivi però esigendo qualcosa di più da noi stessi e cercando di fare meglio sia in allenamento che nelle partite. E’ un periodo che finirà e speriamo che finirà il prima possibile. Noi cerchiamo di rimanere uniti come il gruppo molto forte che siamo e sono sicuro che ne usciremo!”
Sabato scorso sei entrato nel secondo tempo della gara con Bristol. Che partita hai visto dalla panchina e che battaglia è stata una volta entrato in campo? “E’ stata una partita molto dura, lo sapevamo. Affrontavamo la prima in classifica nel campionato inglese per cui non ci aspettavamo nulla di diverso da quello che è stato. Una partita fisica, molto dura e ruvida. Loro si sono imposti sia nel primo e sia nel secondo tempo a livello fisico e hanno portato a casa il risultato. Siamo stati per certi versi noi disattenti in alcune situazioni e in alcuni palloni persi, ma abbiamo lavorato duramente questa settimana per poter migliorare questi aspetti e metterli in atto nella partita di sabato”.
Zebre un po’ altalenanti, con improvvisi blackout, ma anche autrici di grandi fasi di gioco che hanno portato a segnare dopo bellissime azioni. In questi casi dove pensi che occorra lavorare maggiormente, sul gioco, sulla condizione fisica o sulla mentalità? “Noi siamo una squadra che, a differenza dei risultati ottenuti, ha sempre espresso un gioco positivo e a tratti anche molto intraprendente e divertente. Sicuramente dobbiamo migliorare sotto il profilo dei risultati, per cui non possiamo essere soddisfatti e contenti di quello che facciamo all’interno del campo. Dobbiamo lavorare e migliorare sempre di più seguendo ciò che lo staff tecnico ci dice e cercando di migliorarci giorno dopo giorno”.
Sei reduce dal Mondiale in Giappone e, dopo il tuo ritorno dalla Coppa del Mondo, sei sceso in campo in tre partite su quattro con le Zebre. A livello fisico come ti senti e come ti stai trovando ora che sei tornato a Parma? “Sicuramente a livello fisico molto bene: è una stagione diversa rispetto alle altre perché non avevo mai disputato una competizione così lunga e impegnativa nella fase prestagionale. Sono soddisfatto, sicuramente posso dare il mio contributo alla squadra sia a livello fisico che mentale. Spero di farlo il più possibile e sono a disposizione degli allenatori per tutto”.
A livello tecnico invece in cosa pensi di essere migliorato maggiormente negli anni che ti hanno portato alla convocazione alla tua prima Rugby World Cup con gli Azzurri? “Questo lo lascio dire agli allenatori, non sta a me dirlo – ride ndr”.
Questo sabato arriverà al Lanfranchi lo Stade Français per il secondo turno di Challenge Cup. Lo Stade è una squadra che le Zebre non hanno mai affrontato nella loro storia, ma tu molti dei giocatori del club parigino li hai conosciuti in campo con gli Azzurri, essendo loro dei Nazionali francesi, argentini e soprattutto sudafricani. Che partita ti aspetti contro la formazione francese? “Innanzitutto per noi è un’opportunità giocare contro lo Stade Français che è uno dei club più prestigiosi d’Europa. Le squadre francesi lo sappiamo sono molto fisiche e amano giocare molto a rugby e giocare con gli avanti per muovere velocemente il pallone coi trequarti. Sono una squadra che in questo momento è segnata dal punto di vista dell’orgoglio perché è stata costruita per vincere il campionato, ma adesso non è in una situazione consona al suo prestigio. Dobbiamo cercare di fare il nostro gioco e di imporci dal punto di vista fisico! Speriamo di poterci togliere qualche soddisfazione e qualche sassolino dalla scarpa”.
Su quali aspetti avete lavorando maggiormente in settimana per prepararvi al meglio alla sfida con lo Stade Français? “Abbiamo lavorato su di noi e ci siamo concentrati molto sui dettagli e sulla precisione per essere più efficaci nella costruzione del nostro gioco”.