Un altro giorno arriva al termine e un’altra tappa del nostro tour è completata. Lasciamo Biella in direzione di Faenza, ultima località di questa prima parte di viaggio che visiteremo. Andare via dopo quasi due giorni in compagnia del Biella Rugby dispiace, visto l’ambiente splendido della società piemontese. Dai volontari ai ragazzi delle seniores, fino al presidente Vittorio Musso, siamo stati accolti e viziati nella cittadella del rugby biellese. L’ultima delle quattro giornate di festeggiamenti cui abbiamo assistito è stata caratterizzata da una goliardica partita tra i giocatori nati negli anni novanta contro di quelli nati negli anni settanta e ottanta (in pratica giovani contro vecchi). Grande divertimento in campo, ma soprattutto in panchina, con i giocatori a bordo campo che scherzavano tra loro e incitavano i propri compagni di squadra. Al termine della partita, dopo il classico terzo tempo, sono state fatte le premiazioni per tutte le categorie, dall’under 8 fino alla mini old. Anche in questo frangente è stato evidente lo spirito di questa storica società. Tutti gli atleti hanno ricevuto la stessa medaglia, indipendentemente dalla categoria e dai risultati ottenuti. Le premiazioni hanno riguardato anche alcuni dirigenti di categoria e personale societario, per la dedizione per il lavoro svolto durante la stagione, tra le altre in maniera assolutamente volontaria.
Grande conclusione di serata con musica dal vivo, per chiudere in maniera divertente e colorata la stagione sportiva.
Il Biella è, probabilmente, la realtà più vicina alla nostra concezione di rugby, perché unisce a una struttura davvero notevole (la più bella club house di questo tour), la passione, la goliardia, il divertimento ma soprattutto il rispetto e il senso di appartenenza verso il club e verso tutti i componenti della società. Non a caso il consiglio direttivo è composto, ancora oggi, dagli stessi “ragazzi” che quasi quaranta anni fa indossarono per la prima volta una maglia da rugby a Biella, creando questa società che oggi conta più di 300 tesserati.
Ancora un ringraziamento al presidente Musso, a sua figlia Alice, responsabile della comunicazione gentilissima e sempre a nostra disposizione nonostante le mille cose da fare e a tutti i membri della società piemontese che ci hanno coccolato e assecondato per tutta la giornata.