La società della bassa friulana sfonda quota 100 atleti tesserati
In un anno difficile per il mondo dello sport, dove la pandemia ha bloccato in maniera importante lo sport, nella sua totalità, la Juvenilia Bagnaria Arsa del rugby ha invece lavorato sodo e ha incrementato in maniera importante i propri tesserati: la società della bassa friulana, infatti, ha superato “quota 100” tesserati, con un aumento entusiasmante nel minirugby e nella categoria Under 14.
“Questo importante traguardo, premia sopratutto il modello Juvenilia, dove oltre all’atleta al centro del progetto anche l’educatore/ allenatore fa la sua attivitá per passione e perchè vi è una condivisione d’intenti e una visione a lungo termine importante – commenta Francesco Ciriná, responsabile sviluppo club della societá della Bassa Friulana – attualmente l’organico degli atleti si aggira intorno alle 110 unitá con un bacino di utenti che arriva anche a 30km di distanza dalla nostra struttura, anche questo segno del lavoro che si sta svolgendo sul territorio. I rapporti di collaborazione con sponsor importanti stanno anche delineando un quadro futuro importante per la stagione sportiva 2021/2022, la richiesta di collaborare con noi da parte di associazioni legate al mondo del Fitness ci fa ben sperare su un allargamento della base importante. Molte saranno le novità nei mesi futuri, ma al momento rimaniamo concentrati sul fornire ai nostri atleti e alle loro famiglie il miglior servizio che si possa dare in una situazione come questa. Continua Ciriná. Anche dal punto di vista progettuale, dopo quasi un anno di stop stiamo riprendendo i progetti in mano i Progetti Erasmus lavorando alla stesura di un nuovo asset a 5 partner.
Come sempre insomma continuiamo a lavorare per renderci sempre più protagonisti sul nostro territorio il cui legame con esso diventa sempre più indissolubile. Il polo centrale della nostra Societá nel mezzo della bassa Friulana ci rende appetibile e fruibile da molti utenti che trovano in poco tempo di strada un Club la cui prioritá e far sentire tutti parte di un progetto che si realizza assieme, mattone dopo mattone”.