Reduce da 2 sconcertanti prestazioni nel raggruppamento tenutosi a Treviso il 28 Aprile scorso, e soprattutto protagonista assoluta di un esemplare supercazziatone formato “XXL” tenuto Venerdì scorso da allenatori ed accompagnatori negli spogliatoi di Via Matteotti, la Under 12 dello Junior Rugby Mirano si è presentata al raggruppamento di Maser (Asolo) Domenica 5 Maggio, con la rabbia dipinta in volto tipica di chi si deve farsi perdonare qualcosa.

Troppo svogliata, impalpabile ed inconsistente era stata la precedente performance dei nostri Warriors in terra Trevigiana, da rendere assolutamente necessario il reset dell’hard disk bianconero, accompagnato da un bel download rugbystico fino a “disturbare” Wikipedia per comprendere il significato dei termini “squadra” e “sostegno”.

Partiti in pullman da Mirano, arriviamo a Maser dove incredibilmente veniamo accolti da una calda e bellissima giornata di sole e da un campo di gioco modello “Wimbledon”.

I ragazzi, stupiti e quasi dispiaciuti di non aver trovato le oramai consuete “paludi” pallanuotistiche e le solite infernali e familiari giornatacce di vento e pioggia, faticano a raccapezzarsi dinnanzi a tanto ben di Dio.

Nello spogliatoio si ascoltano in religioso silenzio le ultime indicazioni (ma forse è più corretto dire “suppliche”) dei Mister, prima di andar ad affrontare il “nemico”.

Prima partita giocata contro la società ospitante (Asolo) e nei primi minuti emergono chiare tutte le paure e le insicurezze immagazzinate dai boys la Domenica precedente. La gara rimane in equilibrio per 10 buoni minuti, caratterizzata dalla presenza di ingenti quantitativi di macinato misto (leggasi “mischie”) sparsi per il campo. Poi la situazione si sblocca a nostro favore grazie ad uno paio di buone incursioni dei nostri avanti. Nel secondo tempo, la squadra si libera mentalmente di ogni “skarpìa mentale” (leggasi “ragnatela”) e va a vincere agevolmente per 5 a 3 controllando la partita con ordine.

Il secondo match lo giochiamo contro il Livenza. Dopo 5 minuti siamo sotto di 2 mete, il match comincia dipingere i propri sinistri contorni e si ha la nitida sensazione di assistere al consueto “Dejà vù”, quando all’improvviso ai “delinquenti” tornano miracolosamente in mente i 20 minuti trascorsi il Venerdì precedente nello spogliatoio di Mirano (vedi sopra). I nostri piazzano un letale “UNDUETRE… fin ke coro no me ciapè” in faccia agli avversari e ribaltano l’esito della partita che portano poi a casa con un altro 5 a 3.

Tutti sotto la doccia a festeggiare e poi via in pullman verso casa. Il viaggio di ritorno, con la mente svuotata e la pancia riempita, scorre soave e leggero.

A Mirano ci attendono festanti la banda paesana, la fanfara dei bersaglieri, il sindaco con tutta la giunta comunale, le frecce tricolori e per l’occasione anche la Fiera di San Matteo anticipata a Maggio.
Va beh… ho esagerato… ad attenderci c’era solo Kela ma sognare non costa nulla, soprattutto co sti “ciari de luna”!!!!

Alla prossima.

Jena Plinsky