Dietro ogni atleta c’è una grande mamma. E’ vero, così, nel giorno della festa della mamma l’amatori Torre celebra il lavoro più duro, ma anche il più bello del mondo, con il II torneo città di Torre del greco che vuole ringraziare e raccontare le gioie e fatiche delle madri dei suoi atleti che giorno dopo giorno accompagnano i figli dai primi passi nello sport ai trionfi da adulti. La kermesse arrivata alla sua tredicesima edizione, ha visto le squadre di tutta la regione confluire a Torre del greco per una grande festa di minirugby, conclusasi con il consueto successo organizzativo e con il classico bagno di folla. Una festa voluta fortemente dalla dirigenza, a dispetto della crisi che attanaglia, tutto il paese, che è partita con i migliori auspici e si è svolta senza alcun inghippo. I ragazzi che hanno dato vita a partite belle e combattute, che resteranno a lungo nella loro memoria, e di chi le ha seguite, si sono divertiti molto, giocando molte partite di qualificazioni ai turni successivi e non come i tornei che impazzano per la penisola, dove le squadre affrontano molti sacrifici, economici e logistici, per parteciparvi e poi con una partitella secca- dentro o fuori – vengono eliminate ( con rapido ritorno a casa). No, la società quest’anno ha optato per un torneo di qualità, con meno squadre e più partite, dove tutti hanno dato il massimo, per proseguire nelle qualificazioni e per avere un buon piazzamento in classifica generale. Folta la presenza di spettatori, nel pomeriggio, per le finali, a dimostrazione che il torneo continua a crescere di anno in anno. Spettacolari e tirate anche le fasi finali. L’equilibrio, in questi casi la fa da padrone, ma anche la sportività e il buon umore, e non sono mancati nemmeno sprazzi di bel gioco. Se nel torneo dell’anno scorso l’Alcott Napoli dovette soccombere al FIRENZE RUGBY, che si aggiudicò l’edizione 2011, quest’anno si è preso la rivincita, proprio a spese dei leoni dell’amatori Torre, che dopo aver battuto in semifinale il Salerno cedono, nella finalissima, al valore degli amici di Napoli. Buone comunque le performances di tutte le squadre partecipanti. ‘’Ai tanti ragazzi intervenuti, vogliamo ricordare di alimentarsi dei valori espressi dal nostro sport affinchè siano scuola di vita – dicono gli organizzatori -. Il rugby è fatto in modo che una somma di individui, anche di talento, non fa una squadra: è il collettivo che fa grande una squadra, che fa grande un giocatore e, alla base del collettivo, ci sono la solidarietà e il sostegno, valori che non dovranno mai dimenticare per il resto della loro vita. A conclusione le premiazioni e le targhe ricordo alle famiglie Ferrara, Di Cristo e Di Giacomo, che con dedizione alimentano e sostengono il torneo. Per finire un grazie a tutti gli sponsor che hanno contribuito al buon esito del torneo, in particolare alla ditta F, lli Orsero. Arrivederci alla prossima edizione.