Poco più di 48 ore separano le Zebre Rugby dal loro primo banco di prova stagionale, in programma venerdì sera a Treviso contro il Benetton Rugby. Nella giornata di domani coach Bradley ufficializzerà la rosa di atleti multicolor che prenderà parte alla trasferta allo Stadio comunale di Monigo.

Con gli Azzurri impegnati in Giappone, largo spazio sarà sicuramente concesso ai tanti nuovi innesti entrati a far parte della rosa della franchigia federale al termine della passata stagione. Uomo chiave in cabina di regia potrebbe essere fin dal primo minuto Michelangelo Biondelli, duttile estremo/apertura arrivato a Parma lo scorso giugno dopo l’ottima stagione disputata con le Fiamme Oro Rugby nel Peroni Top12, la massima competizione italiana di rugby.

Classe 1998, Biondelli è assieme a Fischetti il più giovane giocatore delle Zebre. Cresciuto nelle giovanili del Cus Ferrara Rugby – club della sua città natale – il giovane regista è quindi approdato nelle file del Rugby Rovigo Delta, vincendo due campionati Under 18 con i bersaglieri. Conclusa la sua esperienza con la maglia rossoblu, nel 2016/2017 il talentuoso trequarti bagnerà il suo esordio in Serie A con l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, prima debuttare nel Top12 l’anno successivo, questa volta vestendo i colori del Rugby Viadana. Nell’estate del 2018 arriva invece il suo passaggio nel gruppo sportivo della Polizia di Stato, coronando la sua seconda esperienza stagionale nel massimo campionato italiano con sei mete segnate in quattordici apparizioni con la maglia dei cremisi.

Dopo aver svolto tutta la trafila delle giovanili della Nazionale, partecipando nel 2017/2018 e nel 2018/2019 a due Sei Nazioni Under 20 e ad un mondiale di categoria nel 2018, Biondelli è ancora a caccia del suo primo cap con gli Azzurri, dove aver sfiorato quest’importante traguardo lo scorso anno: nel novembre 2018 il giovane ferrarese era stato infatti convocato nel raduno di Parisse e compagni in vista dei Cattolica Test Match autunnali, prendendo parte alla trasferta dell’Italia negli Stati Uniti, senza però scendere in campo contro l’Irlanda a Chicago.

Che ambiente hai trovato quI a Parma e che impressioni hai avuto da questa lunga preparazione estiva? “Siamo molto carichi. Parma già la conoscevo perché ho disputato qui una stagione con l’Accademia Nazionale. La preparazione è stata lunga e abbastanza dura, ma noi non vediamo l’ora di iniziare!”

Come ti sei trovato a livello tecnico? E’ stato facile per te inserirti? “A livello tecnico mi ha aiutato sicuramente la fase di permit player in cui sono riuscito un po’ a conoscere il sistema di gioco e quel tanto che bastava per ambientarmi bene il prima possibile. All’inizio ci sono state un po’ di difficoltà, com’è normale che sia quando si cambia squadra”.

Assieme a Fischetti sei il più giovane giocatore delle Zebre in rosa. Come ci si sente? “È bello poter prendere come esempio giocatori di livello internazionale già affermati. Per noi giovani è molto entusiasmante, ci carica molto poterci allenare con giocatori così”.

Hai un tuo giocatore di riferimento a cui ti ispiri? “Mi piace molto Stuart Hogg, estremo della Scozia”.

Come vivi la competizione interna in un reparto conteso con i nazionali Canna, Brummer, Padovani? “Sicuramente sono giocatori che a livello internazionale sono affermati e questo è stimolante perché allenandomi con loro ogni giorno posso imparare tanto. Per me che sono giovane è un’ottima possibilità”.

Quali sono le doti imprescindibili che un regista deve avere nel rugby moderno? “Un regista deve avere sangue freddo e la capacità di uscire in fretta dalle situazioni in cui la squadra non si trova a proprio agio. Deve saper tirare fuori i propri compagni dalle difficoltà”.

Per il futuro che obiettivi ti poni? “Non mi nascondo: la Nazionale, come penso che sia per ogni giovane che arriva in una franchigia”.

Sei ancora a caccia della tua prima apparizione ufficiale con gli Azzurri, dopo che lo scorso novembre ci eri andato vicino, visto che eri stato chiamato nel raduno della rosa allenata da Conor O’Shea. Che valore ha per un giovane come te riuscire a debuttare nella Nazionale Italiana? “Io ho iniziato a giocare a rugby da molto piccolo e, come tutti i bambini, il sogno è quello di giocare per la Nazionale del proprio sport. Sarebbe il coronamento di tanti sacrifici e di tanto lavoro fatto”.

Questo venerdì le Zebre apriranno la loro stagione con la prima amichevole in casa del Benetton. Come arrivate a questo primo banco di prova dal punto di vista tattico e atletico? “Abbiamo iniziato la preparazione a giugno abbastanza progressivamente. Abbiamo iniziato piano perché venivamo da un periodo di stop e questo ci ha aiutato a mettere il nostro fisico nelle condizioni di poter lavorare al meglio a luglio, quando siamo partiti forti e quando abbiamo accelerato. La preparazione fisica è stata tosta, mentre nell’ultimo periodo stiamo usando più la palla, trovando i nostri sistemi di gioco e prendendo confidenza tra di noi. Direi che è il momento giusto per una gara e per poterci misurare”.

Quale sarà la chiave del successo contro i leoni biancoverdi? “Credo che la voglia del gruppo sia quel qualcosa in più”.

E chissà se non dovessi debuttare con le Zebre già da questo venerdì.. Sei carico? “Speriamo di esordire, non vedo l’ora di entrare in campo!”

La scheda del giocatore:

Nome: Michalengelo

Cognome: Biondelli

nato a: Ferrara

Il: 15/05/1998

Altezza: 184 cm

Peso: 90 kg

Ruolo: Apertura/Estremo

Honours: Italia,Italia U20, Italia U18, Italia U17

Caps: 0

Presenze in Guinness PRO14: 0

Presenze in EPCR Champions Cup: 0

Presenze in EPCR Challenge Cup: 0

Club precedenti: Fiamme Oro Rugby, Rugby Viadana 1970, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Cus Ferrara Rugby