Giornata memorabile per Maxime Mbandà. Questa mattina il flanker delle Zebre e della nazionale italiana rugby è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica dal capo di Stato Sergio Mattarella per essersi distinto nel suo servizio alla comunità durante l’emergenza coronavirus.

Nelle settimane più critiche di lotta al “covid-19”, il 20 volte Azzurro aveva infatti prestato soccorso sulle ambulanze dell’associazione Seirs Croce Gialla Parma, accompagnando agli ospedali di Parma e provincia le persone che avevano contratto il virus e riportando a casa i pazienti dimessi.

Nato a Roma nel 1993 da padre congolese e madre italiana, il giovane terza linea è stato quindi premiato assieme ad altri 56 cittadini italiani che negli ultimi mesi hanno incarnato lo spirito più solidale nei confronti del proprio Paese, portando in alto i valori della nostra Costituzione.

A nome di tutta la società, l’amministratore unico dello Zebre Rugby Club Andrea Dalledonne si congratula con Maxime Mbandà per questo importante riconoscimento.

Cresciuto nel Rugby Grande Milano, Mbandà vive a Parma dal 2014, anno in cui è entrato in piante stabile nello spogliatoio delle Zebre dopo aver militato in Serie A con la maglia dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” e nel massimo campionato italiano con quella del Rugby Calvisano.

Esordito con la Nazionale il 18 giugno 2016 a San Jose negli Stati Uniti, l’atleta vanta 60 presenze ufficiali tra Guinness PRO14 e coppe europee e 4 mete segnate con il suo club d’appartenenza.

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Ti aspettavi quest’importante onorificenza da parte del Presidente della Repubblica e che sensazioni hai riguardo? “Sicuramente è stata una notizia inaspettata; ricevere questo riconoscimento così prestigioso è per me motivo di orgoglio. Ringrazio il presidente Mattarella per il pensiero anche se credo che questo merito vada a tutte le persone che hanno dato una mano in questo periodo così delicato e che lo stanno facendo da anni anche in silenzio. Ringrazio i volontari dell’associazione Seirs Croce Gialla di Parma, ma anche tutte le protezioni civili e le associazioni sparse in Italia e nel mondo. Per me è una notizia speciale, incredibile, che non ho ancora metabolizzato! Il mio impegno col mondo dell’associazionismo e del volontariato non finirà qui, ma anzi proseguirà anche in futuro!”

In questi giorni si parla molto dell’episodio di razzismo avvenuto recentemente negli Stati Uniti e della protesta montata a seguito della morte del cittadino afroamericano George Floyd; nella giornata di martedì, anche il mondo dello sport si è schierato contro il razzismo, qual è il tuo punto di vista a riguardo? “Abbiamo visto che purtroppo alcune reazioni scoppiate negli Stati Uniti non sono state propriamente positive, però sappiamo che se vogliamo sensibilizzare la gente su questo tema dobbiamo far passare il messaggio che il mondo è fatto di persone e culture diverse e tutti dobbiamo cercare di convivere pacificamente. Il razzismo non è solamente dai bianchi verso i neri, ma è purtroppo un morbo universale che colpisce tutte le culture e noi dobbiamo sforzarci di rendere il mondo più unito e solidale”.

La tua attività di volontario non finisci qui, qual è l’appello che vuoi lanciare a tutti anche in questa “fase due” dell’emergenza? “Sappiamo che in questa fase due il virus non è aggredisce più come prima, ma non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a rimanere attenti e a mettere massima sicurezza in tutte le attività che facciamo giornalmente. Per me è stato fondamentale informarmi su Internet per cercare associazioni che cercassero volontari: ce ne sono infinite impegnate in svariati ambiti di sostegno e intervento. Il mio impegno con la Croce Gialla mi sta lasciando delle sensazioni magnifiche e mi sono pentito di non averlo intrapreso prima. Invito soprattutto i giovani a provare un’esperienza di questo tipo perché sono sicuro che saprà donare loro delle emozioni fantastiche”.

Come procede invece l’attività sportiva, ripresa con le tue Zebre in queste settimane a Parma? “Siamo alla terza settimana di allenamenti dopo esserci ritrovati lunedì 18 maggio per i test sierologici. Ovviamente è dura, ma è stato bello rivedere i compagni di squadra e ritrovare un minimo di normalità che ci mancava. Allenarsi nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento sociale è impegnativo, ma siamo finalmente tornati a fare ciò che amiamo, ciò per cui siamo portati e ciò che abbiamo avuto la fortuna di trasformare in lavoro dalla passione che era. Ci stiamo dando sotto per tornare in forma come prima e non vediamo l’ora di tornare in campo per mostrare il nostro valore e i frutti di quest’intensa preparazione”.


L’Ordine al merito della Repubblica Italiana

L’Ordine al merito della Repubblica Italiana è il più alto degli ordini della Repubblica Italiana, istituito nel 1952 per “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. L’ordine è suddiviso nei seguenti sei gradi onorifici:

  • cavaliere di gran croce decorato di gran cordone;
  • cavaliere di gran croce;
  • grande ufficiale;
  • commendatore;
  • ufficiale;
  • cavaliere.

La scheda del giocatore:

Nome: Maxime

Cognome: Mbandà

nato a: Roma

Il: 10/04/1993

Altezza: 189 cm

Peso: 102 kg

Ruolo: terza linea

Honours: Italia, Italia Emergenti, U20

Caps: 20

Presenze in Guinness PRO14: 39

Presenze in EPCR Champions Cup: 3

Presenze in EPCR Challenge Cup: 18

Club precedenti: Rugby Calvisano, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Rugby Grande Milano, Amatori Rugby Milano

Instagram: maxime.mbanda