La Federazione Italiana Rugby ha ufficializzato la nomina del sig. Maurizio Zaffiri a nuovo Manager Operativo del Progetto Elite Giovanile.
La nuova posizione, inserita all’interno dell’Area Tecnica in supporto al responsabile tecnico per la formazione di giocatori e allenatori Stephen Aboud, prevede il coordinamento logistico ed organizzativo di tutte le strutture che costituiscono il progetto tecnico federale, dall’Accademia Nazionale U20 ai Centri di Formazione Permanente U18 attivi a Milano, Roma, Treviso e Prato, nonché l’interazione tra le strutture periferiche e gli staff delle Squadre Nazionali dalla Under 17 all’Under 20: il ruolo assorbe dunque le responsabilità precedentemente mantenute da Carlo Checchinato, passato alla Direzione Commerciale.
Aquilano, 39 anni, Zaffiri è stato sino alla passata stagione il Team Manager dell’Italia U18 dopo aver ricoperto anche il ruolo di Consigliere Federale in quota atleti durante lo scorso mandato, al termine di una carriera agonistica che lo ha visto indossare in 14 occasioni la maglia azzurra tra il 2000 ed il 2007, incluse le due storiche vittorie nel 6 Nazioni 2007 contro la Scozia a Murrayfield ed il Galles al Flaminio.
“Il progetto tecnico federale deve costantemente evolvere e migliorare – ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi – e con il riallineamento attualmente in corso abbiamo ritenuto necessario individuare una figura capace di porre in essere le corrette procedure e di svolgere un efficace ruolo nell’ambito della comunicazione interna al progetto.
Zaffiri, dopo una brillante carriera agonistica, ha dimostrato le proprie capacità relazionali ed organizzative come Consigliere federale prima e come Manager dell’Italia U18 poi e non abbiamo dubbi che sia la persona più idonea per un ruolo strategico nel processo di evoluzione del percorso pensato da FIR per i giovani più promettenti prodotti dal nostro movimento”.
“Il rugby mi ha dato molto, in campo e fuori – ha detto Maurizio Zaffiri, che proprio in questi giorni ha iniziato ufficialmente a lavorare dagli uffici federali dello Stadio Olimpico – e sono entusiasta all’idea di poter restituire, in questo nuovo ruolo, anche solo una piccola parte di quello che ho avuto. Ringrazio la FIR per avermi dato l’opportunità di crescere professionalmente e di mettermi in discussione in questo nuovo ruolo.
Poter lavorare al servizio dei nostri giovani e contribuire a metterli nelle condizioni per crescere nel migliore dei modi, come uomini e come atleti, è una sfida che non vedo l’ora di affrontare”.