La buona prova difensiva e nelle fasi statiche mostrata sabato scorso contro gli Ospreys non ha portato punti alle Zebre Rugby, sconfitte 10-0 nel finale di gara a Swansea.

Si entra nel 13° fine settimana di gioco in Guinness PRO14 e nel mirino del XV di coach Bradley c’è un’altra squadra gallese: i Dragons, rivali del Girone A del torneo dove occupano attualmente il 5° posto in classifica con 15 punti, 2 in più dei giocatori in maglia multicolor.

Grande, dunque, la chance di tentare il sorpasso per Boni e compagni che sabato 27 febbraio ospiteranno allo Stadio Lanfranchi di Parma la formazione di base a Newport.

L’incontro – trasmesso in diretta alle ore 18:15 sugli schermi di Dazn – segnerà il 16° scontro ufficiale tra le due compagini, con i padroni di casa a caccia del loro 6° successo di sempre sugli atleti allenati da Dean Ryan.

La scorsa settimana le Zebre hanno recuperato i due infortunati Casilio e Nagle ma scontano ancora l’assenza di ben 14 giocatori convocati dal ct dell’Italia Franco Smith per la sfida del Sei Nazioni con l’Irlanda. Di questi, solamente l’ala genovese Pierre Bruno è stata rilasciata per la gara contro i Dragons, i quali – per quest’edizione della kermesse europea – sono invece rappresentati a livello di nazionale gallese da 4 loro atleti. Sono il tallonatore Eliot Dee, il pilone destro Leon Brown, il terza linea Aaron Wainwright e il centro Nick Tompkins, tutti in campo due settimane fa a Murrayfield nel 2° turno del torneo vinto 25-24 dai Dragoni contro la Scozia.

In vista della partita con la franchigia con sede a Newport lo staff tecnico presieduto da coach Bradley potrà inoltre contare su Marcello Violi. Dopo aver ritrovato la maglia dell’Italia lo scorso autunno ed aver contribuito al successo di Challenge Cup in casa dei Francesi del Brive, il n° 9 parmense aveva dovuto fermarsi per recuperare il suo stato di forma migliore. Il 19 volte Azzurro di fatto non scende in campo dallo scorso dicembre, nonostante sia stato più volte convocato ai vari raduni di avvicinamento e di preparazione al Sei Nazioni 2021. Il 27enne è ora pienamente ristabilito e pronto a tornare ai suoi alti livelli di gioco che hanno destato l’interesse del ct Franco Smith, oltre che dei suoi predecessori Conor O’Shea e Jacques Brunel.

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Come stai fisicamente? “Mi sono ripreso abbastanza bene, ho avuto un periodo di pausa dovuto a qualche concussion. Essendo una questione delicata, insieme allo staff abbiamo deciso di prenderci un po’ di tempo. Lo staff medico e tecnico, ma anche i dirigenti del club e l’amministratore unico Andrea Dalledonne mi hanno supportato al 100 % da questo punto di vista, lasciandomi il tempo di cui avevo bisogno e adesso mi sento bene e pronto per giocare”.

Che Zebre hai visto in questi ultimi due mesi che ci hanno visto vincere i due derby col Benetton Rugby e perdere con Edimburgo e Ospreys? “Mi ha bruciato un po’ stare fuori perché la mia lontananza dal campo ha coinciso col miglior momento della squadra quest’anno. Le due vittorie col Benetton Rugby ci hanno dato tante motivazioni e consapevolezza, ma anche nelle due partite perse con Edimburgo e Ospreys abbiamo dimostrato di essere in partita fino alla fine. In questo momento c’è grande consapevolezza che possiamo giocarcela con tutte le squadre”.

Come si reagisce ad una sconfitta come quella di sabato scorso dove abbiamo condotto per larghi tratti la gara sul gioco, soprattutto in difesa e nelle fasi statiche? “C’è solo da lavorare. Abbiamo guardato in riunione le cose che non hanno funzionato. Abbiamo avuto una grande difesa e direi di ripartire da questo. Le cose da aggiustare sono piccoli dettagli, ma credo che più che una reazione c’è da continuare su questa strada”.

Che partita ti aspetti questo sabato con i Dragons? “Mi aspetto una partita molto fisica. I Dragons sono una squadra tosta che nell’ultimo anno si è rinforzata inserendo giocatori di esperienza come Jamie Roberts. Sarà una sfida dura, noi dobbiamo ripartire dalla nostra difesa, dalle buone cose fatte fino adesso e dalla consapevolezza che possiamo vincere”.

Una grossa chance per superare i Gallesi in classifica. Come la sfrutterete? “Non dobbiamo fissarci molto sui punti in classifica ma più sul nostro modo di giocare. Se facciamo bene le cose che ci chiedono i nostri allenatori il risultato sarà una conseguenza”.

Lo scorso autunno hai ritrovato la maglia Azzurra dopo più di un anno dalla tua precedente partita con l’Italia. Come è stato il ritorno in campo con la Nazionale e che ti stimoli positivi ti ha dato? “Tornare a vestire la maglia della Nazionale è motivo di orgoglio. Era tanto che non ci giocavo e proprio per questo è stato ancor più soddisfacente. Ha reso orgoglioso me, la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene, ma soprattutto mi ha dato un grosso sprint per affrontare le partite. E’ una cosa banale da dire, ma è ciò che tutti sognano. Ogni volta che hai l’opportunità di giocare con la Nazionale è giusto esserne orgogliosi”.

Quali sono le tue aspettative e i tuoi obiettivi personali per quest’anno, ora che sei alla tua sesta stagione con le Zebre? “ll primo obiettivo è sicuramente tornare a giocare e ritrovare confidenza nel mio gioco, aiutando la squadra per quel che mi è possibile. E’ inutile guardare troppo in là, cerchiamo di fare un passo alla volta e pensiamo alla partita di sabato”.

Senti di essere diventato una figura di riferimento dello spogliatoio multicolor? “Io cerco di essere sempre me stesso e di allenarmi come ho sempre fatto. Se poi sono d’esempio per qualcuno e se riesco a dare dei consigli sono solo che contento, ma non per questo ho cambiato il mio carattere in questi anni. Cerco di essere quello che sono e se posso dare una mano a qualche giovane ed essere d’aiuto molto volentieri”.

C’è qualche compagno di squadra con cui hai legato maggiormente in questi anni? “Ci sono i ragazzi che sono qui da più tempo come Mattia, Lovo, Giulio, Olli, Tommi Castello e Tommi Boni con cui abbiamo costruito una bella amicizia oltre che un rapporto di gioco e di rugby. E’ una cosa bella che sono sicuro ci porteremo dietro anche più avanti. Poi ci sono tanti ragazzi giovani che sono arrivati in questi anni che fanno gruppo, hanno portato una grande energia e ovviamente mi sono legato anche a loro”.