Il rugby italiano è in gran fermento, e questo lo sappiamo; il rugby italiano di alto livello è in procinto di innovarsi e rinnovarsi e anche questo lo sappiamo; lo sviluppo di nuove accademie garantirà il giusto ricambio di livello alla nazionale maggiore, e anche questa è cosa risaputa; il campionato d’Eccellenza deve rilanciarsi, in modo particolare per quanto riguarda le coppe europee, e questo era sotto gli occhi di tutti da almeno un paio d’annetti. Ma per i campionati minori, cosa c’è in programma? La risposta è la solita: NIENTE.  Voglio però puntualizzare un paio di cose: tutte le affermazioni appena enunciate sono discutibili, tutte tranne l’ultima ed è proprio di quella che voglio parlare.

Partecipando a qualche riunione e leggendo innumerevoli articoli e post, mi sono trovato a riflettere sul mondo del rugby di serie C. Il primo pensiero l’ho rivolto alla “competizione”, quel sentimento con cui ogni squadra si accinge, anno dopo anno, ad affrontare i campionati e, nello specifico, i tornei così detti minori. Allora ci sono compagini, forti di uno sponsor importante, che giocano per vincere, squadre con un gruppo che gioca assieme da anni, collaudato, che puntano al salto di qualità, ma ci sono anche quelle che vivacchiano senza arte ne parte. Bene, io penso che anche per il mondo della serie C, qualcosa debba cambiare. Perché non introdurre una competizione “ulteriore”, che viaggerebbe in parallelo al campionato, giocata nella pause forzate e a fine della stagione regolare?! Una sorta di Coppa Italia di serie C. Questo comporterebbe dei sacrifici ulteriori, ma la Federazione potrebbe “donare” un po’ di soldi a tutte le varie società “amatoriali”, in modo tale da valorizzare il progetto nella sua interezza. Questo, a parer mio, permetterebbe di alzare il livello, passando per quegli incentivi che tanto mancano; perché se le squadre che lottano per i play – off saranno impegnate, ci saranno altrettante piccole e medie formazioni che si potrebbero giocare questa competizione. In questo modo si creerebbero nuovi stimoli e si darebbe l’opportunità a tutti di poter competere per qualcosa. Il come/dove/quando, chiaramente, sarebbero da discutere, io ho solo pensato al perché escluderla a priori; del resto anche la serie C e il campionato amatoriale meritano un’attenzione maggiore e la Coppa Italia potrebbe essere l’occasione, anche per loro, di “giocarsela”…