LUNDAX LIONS AMARANTO LIVORNO – FI.FA.SECURITY U.R. SAN BENEDETTO 12-40
LUNDAX LIONS AMARANTO LIVORNO: Magni N. (33’ pt Zaccagnini F.); Zaccagnini T. (33’ st Gregori), Pellegrini, Bernini N., Carniel (33’ st Gaggini); Magni M. (cap.), Casalini; Marchi, Vitali L. (33’ st Bouradi), Consani (1’ st Chiarugi G.); Scardino, Ciandri; Quercioli (25’ st Moscatelli), Zingoni, Lischi (13’ st Vernoia). All.: Giacomo Bernini.
FI.FA.SECURITY U.R. SAN BENEDETTO: Vaccari; Alesiani, Palavezzati, Scipioni, Castelletti; Pelozzi, Genovese; Alemanno (33’ st Pirocchi), Paoloni, Russo; Fratalocchi, Del Prete A. I; Di Marcantonio (33’ st Pignotti), Pellei, Tallè. A disp.: Muratore, Del Prete A. II, Sarlo, Perna, Granito. All.: Leandro Lobrauco.
ARBITRO: Francesco Maria Mirabella di Pisa.
MARCATORI: nel pt (5-21) 4’ m. Pellegrini, 8’ m. Genovese tr. Pelozzi, 26’ m. Fratalocchi tr. Pelozzi, 34’ m. Genovese tr. Pelozzi; nel st 9’ m. Vaccari tr. Pelozzi, 19’ m. Russo, 28’ m. Alemanno tr. Pelozzi, 36’ m. Scardino tr. Bernini N..
NOTE: espulsioni temporeanee per Casalini (15’ st), Magni M. (28’ st) e Russo (28’ st). In classifica 0 punti per la LundaX Lions Amaranto, che ha perso con un margine superiore alle sette lunghezze e non ha colto il bonus-attacco (due mete realizzate) e 5 punti per il San Benedetto, che ha vinto ed ha ottenuto il bonus-attacco (sei mete realizzate).
STAGNO. La splendida meta realizzata subito al 4’ dal trequarti centro classe 2006 Riccardo Pellegrini consente alla LundaX Lions Amaranto di sbloccare il punteggio, ma non è sufficiente per rovesciare il pronostico sfavorevole. I livornesi, in casa, al cospetto dell’imbattuta capolista San Benedetto, lottano con grande slancio, ma sono costretti ad alzare bandiera bianca. Il ‘derby dei due mari’ finisce con l’affermazione dei solidi marchigiani, 12-40. La compagine adriatica ottiene il massimo (cinque punti, in virtù del successo condito dal bonus-attacco) e, con la sua undicesima vittoria in undici partite, mantiene intatto il suo margine di sei lunghezze sulla più immediata inseguitice, la squadra viterbese dei Lions Alto Lazio. La LundaX Lions Amaranto non ottiene punti, ma conserva, a quota 22, il suo settimo posto in graduatoria. Sempre invidiabile il margine sulla zona ad alto rischio della classifica. In coda lo Jesi, che ha colto il cosiddetto bonus-difesa a Perugia, ha acciuffato, a quota 9, l’UR Firenze cadetto, che viceversa non ha strappato punti allo stadio ‘Aldo Grassi’ di Colle val d’Elsa, contro il CUS Siena. Al termine della regular season – ancora sette le giornate da disputare – l’ultima retrocederà direttamente, mentre la penultima giocherà i play-out.
Il quadro dei risultati dell’11° giornata, 2° di ritorno, di serie B, girone 4 (il girone del centro; tra parentesi i punti validi per la classifica): Gubbio – Lions Alto Lazio 12-22 (0-5); LundaX Lions Amaranto – San Benedetto 12-48 (0-5); Perugia – Jesi 16-10 (4-1); Cavalieri Prato/Sesto cadetti – Capitolina Roma cadetta 12-21 (0-4); CUS Siena – Ur Firenze cadetta 20-10 (5-0). La classifica: San Benedetto 51 p.; Lions Alto Lazio 46; Capitolina cadetta 40; CUS Siena e Perugia 28; Cavalieri cadetti 24; LundaX Lions Amaranto 22; Gubbio 21; UR Firenze cadetto e Jesi 9. Nel prossimo impegno, domenica 16 febbraio, la LundaX Lions Amaranto sarà a Viterbo, ospite dei Lions Alto Lazio.
Anche al ‘Priami’ di Stagno, la prima della classe ha confermato le proprie importanti qualità. In particolare, i samdenedettesi hanno messo in mostra un pacchetto coriaceo, nettamente più attrezzato nei raggruppamenti ordinati rispetto alla mischia avversaria. I livornesi hanno lottato con buoni risultati in touche e, più in generale, hanno confermato di meritare le posizioni di centro classifica. Sul piano della volontà e dell’orgoglio, nessun appunto da muovere a capitan Matteo Magni e soci: ben difficile, contro i validi marchigiani fare qualcosa di più. In campo, tra i livornesi, fin dall’inizio, due atleti classe 2006, Pellegrini e Consani. Un loro coetaneo, Vernoia, è entrato nella ripresa. Titolari – e non è certo una novità… – i classe 2005 Bernini, Casalini, Quercioli e Zingoni. Con loro e con i numerosi elementi classe 2002, 2003 e 2004 ormai stabilmente inseriti in prima squadra, si sta aprendo un nuovo ciclo. Al 4’ Pellegrini, sulla fascia sinistra, sotto la tribuna centrale, raccoglie un pallone che sembra ormai destinato alla touche e trasforma la spazzatura in oro: la sua rincorsa finisce oltre la linea di meta, per il 5-0. Gli ospiti non si scompongono e già all’8’ con la meta del mediano Genovese (che sfrutta l’avanzamento dei propri compagni del pacchetto), trasformata dall’apertura Pelozzi, operano il definitivo sorpasso: 5-7. Al 26’ gli adriatici, in tenuta grigia, allungano con la bella meta in velocità del seconda linea Fratalocchi. Pelozzi trasforma ancora: 5-14. Al 34’, seconda marcatura personale per Genovese e terza trasformazione per Pelozzi. All’intervallo situazione sul 5-21. La meta-bonus del San Benedetto giunge al 49’ ed è siglata, dopo un efficace attacco al largo, dall’estremo Vaccari. Pelozzi trasforma: 5-28. In situazione di superiorità numerica (giallo al mediano dei livornesi Casalini al 55’), gli ospiti trovano la loro quinta meta, con il flanker Russo (5-33 al 59’). Sfruttando l’ennesimo attacco tirato di prepotenza dalla mischia, il terza centro dei marchigiani Alemanno va a bersaglio (68’). Prima della trasformazione di Polozzi, che porterà poi i suoi sul massimo vantaggio (5-40), discussione animata in campo ed espulsioni temporanee per il mediano livornese Matteo Magni e per Russo. Con orgoglio, i livornesi spingono fino al termine. Di forza realizza una bella meta l’esperto seconda linea amaranto Luciano Scardino (76’). Per velocizzare le operazioni ed avere ancora qualche secondo in più per cercare il bonus-attacco, il centro Nico Bernini prova (con successo) la trasformazione con un drop: 12-40. Negli ultimissimi giri di lancetta, i labronici non trovano ulteriori sbocchi in attacco e non muovono più il loro tabellino. Per gli amaranto una sconfitta giunta a testa alta, rimediata contro una squadra che non fa mistero di voler puntare alla ‘storica’ promozione in A. La situazione in classifica, per la giovane realtà labronica, resta di tutta tranquillità.