Dalla C alla B sono state promosse Stade Valdotain, Sondrio, Mirano, Udine, Cavalieri Prato/Sesto cadetti e Lazio cadetta. Le ultime due squadre che festeggeranno il salto di categoria verranno sancite dagli spareggi tra Lyons Piacenza cadetti e Rugby Parma cadetta (all’andata successo dei piacentini 40-10) e tra Tigri Bari e Palermo (all’andata successo dei siciliani 12-9). Promosse dalla B all’A2 Piacenza Club, Lecco, Romagna, San Donà e L’Aquila. Nessuna retrocessione dall’A2 e da definire la squadre che retrocederà dalla B alla C (Venezia/Mestre – Pro Recco 41-43 e Formigine – Benevento 28-0 a tavolino gli esiti delle gare di andata delle semifinali playout; questa domenica a Recco e sul neutro di Viterbo le partite di ritorno; le due perdenti poi giocheranno in campo neutro l’ulteriore spareggio). Ricapitolando, nella prossima stagione, divise in 5 gironi territoriali, saranno al via in B 50 squadre in rappresentanza di Val d’Aosta (1), Piemonte (1), Lombardia (8), Veneto (o 8 o 9), Trentino (1), Friuli (1), Liguria (o 2 o 3), Emilia (5 o 6), Toscana (4), Lazio (6), Marche (2), Umbria (2), Campania (o 1 o 2), Sardegna (1), Sicilia (o 3 o 4) e Puglia (1, se il Bari recupera il disavanzo con il Palermo).
NUOVI GIRONI? Sette sono stati finora i campionati di B giocati dai Lions Amaranto Livorno – che saranno ancora sponsorizzati dalla LundaX: a giorni l’ufficializzazione del rinnovo dell’accordo -: i labronici sono sempre stati inseriti nel girone 2, quello del centro Italia. Nelle sette stagioni in questione, erano quattro i gironi territoriali: nord ovest, nord est, centro e sud. Aumentando il numero dei gironi, ovviamente, cambieranno le aree geografiche per le divisioni delle squadre. Non è da escludere che le formazioni toscane siano inserite in un girone del ‘centro-ovest’, con le liguri, con le realtà del nord Lazio e (forse) con le umbre. Al termine della regular season, la prima di ciascun girone sarà promossa in A2. Retrocessione diretta delle ultime di ciascun girone. Retrocessione pure per tre squadre condannate dopo i playout (fase che coinvolgerà le cinque penultime).
ASTICELLA ALZATA. È decisamente presto per indicare un obiettivo realistico: per ora l’unica certezza è che il torneo sarà più corto (18 e non più 22 partite). Se confermata l’ipotesi di un girone senza le emiliane, le possibilità per la LundaX Lions Amaranto di lottare per posizioni di medio-alta classifica aumenteranno. Al di là del valore degli avversari, i livornesi, che nelle ultime due annate hanno inserito massicciamente nel proprio roster giovani e giovanissimi provenienti dal proprio florido vivaio, hanno aperto un nuovo ciclo e sono destinati a crescere.