In casa biancoverde si sta già lavorando al roster in vista della prossima stagione sportiva e la campagna acquisti dei Leoni si apre con l’ingaggio di un figlio d’arte. Il Benetton Rugby è infatti felice di comunicare l’ingaggio di Louis Lynagh.

 

Lynagh ha firmato un contratto che lo legherà al nostro club dall’1 luglio 2024 al 30 giugno 2026, con l’opzione per allungare l’intesa fino al 30 giugno 2027. Il nome di Lynagh è celebre a Treviso: l’australiano Michael Lynagh, papà di Louis, è infatti stato uno straordinario rugbista che ha indossato la casacca del Benetton Rugby nella prima metà degli anni ’90. Con i Leoni ha vinto lo scudetto nel 1992, siglando due mete nella finale contro Rovigo, una delle quali, una sorta di coast-to-coast dalla linea di touche nella propria area dei 22 metri. Michael Lynagh era giunto a Treviso dopo aver vinto il Mondiale con i Wallabies nel 1991.

 

Louis Lynagh, alto 187 cm per 96 kg, è nato a Treviso il 3 dicembre 2000 e la mamma di Louis è trevigiana. Ha vissuto a Treviso fino a 4 anni, prima di trasferirsi in Inghilterra a Londra, dove inizia a giocare a rugby a Richmond e frequenta la Hampton School. Lynagh è entrato a far parte dell’accademia degli Harlequins all’età di tredici anni. Da allora ha continuato a rappresentare il club londinese in tutte le trafila giovanili, facendo il suo debutto in Prima Squadra durante la stagione 2019/20. Nell’ottobre 2020 ha fatto il suo esordio in Premiership contro i Leicester Tigers. È una stagione d’oro per Louis che diventa un interprete capitale per la vittoria del campionato inglese con gli Harlequins. Il trequarti, in grado di giocare anche da estremo, ha segnato una meta nella semifinale di Premiership contro Bristol e una settimana dopo, il 26 giugno 2021, ha fatto di meglio, segnando due mete negli ultimi dieci minuti della finale per guidare gli Harlequins alla vittoria contro Exeter. Lynagh sta continuando a vestire la maglia dei Senior dei Quins da circa quattro anni e si è messo in mostra come una delle ali più strabilianti della Premiership. I numeri parlano chiaro perché ha segnato 27 mete in 58 presenze tra campionato e coppe europee. Giocatore dalla classe sopraffina e finisher dalle qualità tecniche sublimi, Louis ha avuto il suo primo assaggio di rugby internazionale con la maglia dell’Inghilterra, rappresentando gli inglesi fino alla selezione dell’Under 19. Louis aveva ricevuto offerte anche da altri top club europei, ma ha deciso di sposare il progetto biancoverde.

 

“L’arrivo al Benetton Rugby rappresenta una nuova sfida per me, di cui sono molto entusiasta. Vivo in Inghilterra da quando avevo 4 anni ma l’Italia e Treviso sono sempre state nel mio cuore. Sono nato a Treviso, mia madre è nata a Treviso e mio nonno vive lì insieme ad altri miei familiari. Mio padre ha avuto un ruolo fondamentale non solo nella mia carriera rugbistica, ma anche nella mia vita. Ha sempre voluto il meglio per me ed è sempre stato d’accordo con qualsiasi mia decisione. Mi ha detto che giocare a Treviso rappresenterà il meglio per me e per il mio stile di rugby, inoltre vivere la città di Treviso sarà bellissimo. Sono elettrizzato all’idea di imparare una nuova cultura di squadra e di entrare a far parte di un gruppo dal potenziale molto interessante. Spero di poter avere un impatto importante, di inserirmi presto in squadra e raggiungere grandi traguardi con questa maglia addosso come mio papà ha fatto in passato” queste le dichiarazioni di Louis Lynagh, futuro volto del Benetton Rugby.

 

“Siamo molto entusiasti di aver firmato Louis, con il suo inserimento il nostro reparto arretrato si arricchisce di ulteriore talento. Lynagh ha caratteristiche diverse dalle altre ali in rosa, è un giocatore fisicamente prestante oltre che molto tecnico ed intelligente dal punto di vista tattico. Qualità che, nelle dinamiche di squadra, forniranno importanti alternative allo staff tecnico nella costruzione della rosa gara dopo gara. Si tratta inoltre di un possibile profilo eleggibile per la Nazionale Italiana e di questo siamo anche orgogliosi. Infine, non si può non pensare all’aspetto romantico della storia: il padre Michael è stata una stella per l’intero popolo biancoverde e ci auguriamo che la stessa cosa si potrà dire di Louis” ha detto Antonio Pavanello, direttore generale dei Leoni.