Grifoni_02Per certi aspetti insperata, contro una squadra che pareva in buona salute dato il 92-0 inflitto la scorsa settimana all’API Isontina, e che probabilmente rimane una delle favorite del girone, arriva nella prima sfida in casa una vittoria col bonus contro il Leonorso Udine.
Una buona capacità di tenere il campo si era già vista a tratti a Trieste, dove però l’attacco non era riuscito a concretizzare le occasioni avute. Questa volta a una buona conquista della palla, che ha impedito a lungo agli avversari di giocare, si è aggiunta una maggiore capacità di realizzare punti. Ci sono certamente ancora molti aspetti su cui lavorare. La partita non è stata di certo bellissima: statica e molto spezzettata, interrotta da molte mischie e da qualche infortunio, si è prolungata di parecchi minuti rispetto all’orario previsto. Questo per dire che, al di là della legittima soddisfazione per il buon risultato, la nostra attenzione deve andare comunque alle molte cose che ancora non funzionano bene, sulle quali però crediamo di avere buoni margini di crescita.
Cominciamo in avanti tenendo palla a lungo e mostrando una certa sicurezza nelle fasi chiuse. Dopo circa un quarto d’ora in cui gli avversari faticano a mettere il naso fuori dalla loro metà campo andiamo in meta con una partenza dalla mischia di Gregory Stival schierato terza centro. La posizione è buona per “Red” Piazza, inedito mediano di mischia, che trasforma. Udine, che ci dicono penalizzata da molte assenze per infortunio, avrà il merito di ribattere colpo su colpo nel punteggio e di restare sotto break quasi tutta la partita, tenendoci sempre in ansia: alla prima occasione in cui, da una mischia all’altezza dei nostri 22, la palla arriva fuori, il primo centro (“Milou” Milani, vecchia conoscenza…) va in meta da solo con un bello slalom che noi colpevolmente permettiamo.
Si va avanti con una prevalenza territoriale abbastanza netta da parte nostra, che si traduce in altre due mete: una maul da touche nei 22 che “Tak” Forcolin mette giù e un bell’attacco corale nato da un abile calcetto di Mirco Contò (contributo importante il suo, e un gran piacere rivederlo in campo…) che ci permette di premere per diversi minuti al termine dei quali Piazza va in meta saltando oltre una ruck sulla linea. Tre mete ma partita niente affatto chiusa: noi non trasformiamo e sbagliamo un piazzato, mentre Udine ne mette uno con una certa fortuna (palo interno) e il punteggio è solo di 17-8. In più cominciamo la ripresa con un fallo che permette agli avversari un calcio non troppo difficile e siamo sotto break, 17-11.
Ma in questa fase facciamo forse alcune delle cose migliori: la quarta meta viene dopo un periodo di pressione prolungata in cui ci rendiamo pericolosi prima con un calcetto di Piazza che va a recuperare e ci porta dentro i 22, poi con Cazorzi che calcia all’ala dove Fasan arriva con un attimo di ritardo, poi con una maul da touche che entra in meta senza riuscire a schiacciare. Ma gli avversari sono in affanno: commettono fallo un paio di volte fino a che battiamo veloce e diamo a pasini che sorprende la difesa e segna. Questa volta è Piazza a prendere il palo interno e a darci il massimo vantaggio sul 24-11. Ma Udine reagisce bene e torna avanti: malgrado un’ingenuità che costa ai friulani un giallo per un fallo evidente proprio sotto il naso dell’arbitro, gli avversari ci tengono sotto pressione e segnano a loro volta battendo veloce una punizione ai 5 metri. Manca ancora un quarto di partita e paghiamo il fatto di non avere saputo chiudere in anticipo. Potremmo farlo su una delle nostre migliori azioni alla mano, in cui sprechiamo una superiorità numerica con un avanti, o subito dopo, quando riconquistiamo palla in mischia e di nuovo sprechiamo con un avanti sulla linea di meta. Invece ci troviamo a difenderci nel finale con affanno tra calo fisico e paura di vincere. Udine prova a attaccare a tutto campo e tiene la palla a lungo ma senza procurarsi occasioni davvero evidenti. L’arbitro ci fa penare recuperando scrupolosamente tutto il tempo perso per infortuni, ma alla fine non corriamo davvero pericoli enormi e il fischio arriva.
Sam non è troppo contento. Chi può paragonare questa partita a quella di Trieste non può non vedere una crescita importante, oltre alla soddisfazione per le coraggiose prestazioni dei giovani che continuano a dare il loro bel contributo. Ma Sam scuote la testa e sa che questa rondine non fa affatto primavera, che il gioco e la tecnica lasciano ancora a desiderare e che il lavoro da fare è molto. Ha ragione lui, ma un po’ di soddisfazione e di morale questa prima vittoria significativa ce la dà e ci fa guardare avanti con una certa fiducia. Al lavoro, fioi.

Rugby Oderzo: Dal Bo’, Giuriolo M., Contò, Cazorzi, Fasan (70′ Berti), Gambarotto (60′ La Noce), Piazza, Pasini (52′ Momesso), Santarossa, Giuriolo S. (60′ Foltran, 80′ Termine), Falabretti (68′ Fabris), Stival, Gerolami (45′ Piovesan), Bincoletto, Forcolin (82′ Gerolami). Hanno segnato: 14′ m. Stival tr. Piazza (7-0)., 18′ m. Udine nt. (7-5), 21′ m. Forcolin nt. (12-5), 26′ cp.Udine (12-8), 34′ m. Piazza nt. (17-8), 41′ cp. Udine (17-11), 51′ m. Pasini tr. Piazza (24-11), 60′ m. Udine tr. (24-18)

Ufficio Stampa – Oderzo Rugby