È inutile girarci intorno: la partita valida per la sesta giornata di A, girone 3, tra Unicusano Livorno Rugby e Villa Pamphili Roma, in programma questa domenica sul prato del ‘Carlo Montano’ di via dei Pensieri (calcio d’inizio alle 15:00, arbitro Luigi Palombi di Perugia), è delicata in chiave salvezza. In palio una posta pesante nella lotta per evitare le ultime due piazze. Giova ricordare: al termine della stagione (22 giornate, ma solo 20 gare per ciascuna squadra), l’ultima scenderà in B, mentre la penultima disputerà con le penultime degli altri due gironi della serie A un triangolare, che sancirà la quarta retrocessa. Considerate le difficoltà, per tutte quante le formazioni di seconda fascia, nel raccogliere punti al cospetto delle compagini più attrezzate e forti (leggi le ‘big’ che si contenderanno l’unico posto disponibile per il salto in Top10), gli scontri diretti tra le pericolanti sono molto importanti.

IN A IN EXTREMIS. Undici sono le squadre che compongono ciascun girone. Delle undici formazioni impegnate nel girone 3 (il raggruppamento del centro-sud), ben quattro sono romane. La Villa Pamphili è in assoluto, tra le quattro compagini capitoline in oggetto, quella con minor esperienza ad alti livelli. La società, che ben presto si è attivata con un florido settore giovanile, è nata nel 1980. Con la sua formazione senior è stata promossa (con un ripescaggio) dalla C1 alla B nel 2016. Poi è stata poi brillante protagonista nella cadetteria. Ha chiuso l’ultimo campionato di B, girone 4 (quello del sud Italia) al terzo posto ed è stata giudicata dalla FIR, in base ai punti ottenuti, la terza miglior formazione tra quelle non promosse direttamente. Nel corso dell’estate ha assistito al salto in A, a tavolino, del Livorno Rugby (poi sponsorizzato Unicusano) e dell’Avezzano, giunte seconde, rispettivamente, nel girone 2 e nel girone 4. In extremis, alla vigilia del campionato in corso, la Villa Pamphili è stata ripescata in A in luogo dell’Amatori Catania, che ha rinunciato al torneo per problemi finanziari. La squadra biancoverde romana, anche nel calendario, ha preso il posto della formazione etnea. I capitolini hanno all’attivo, dopo quattro giornate, 5 punti, frutto di una vittoria (senza bonus) e tre sconfitte (che hanno fruttato, in tutto, un punto). Hanno battuto, nel loro debutto assoluto in A, lo scorso 9 ottobre, in casa, la Rugby Napoli/Afragola 25-20, per poi cedere 32-6 a Pesaro, 17-47 nel derby casalingo con la fortissima Lazio, e, nel recupero della prima giornata, domenica scorsa, 20-17 sul terreno del Perugia. Quella della Villa Pamphili è un avversario temibile, intenzionato a Livorno a strappare punti qualità, e provare ad interrompere la sua striscia di tre gare perse di fila. Occupa attualmente la nona (e terz’ultima) posizione, con una lunghezza di margine sullo stesso Perugia e due lunghezze sulla Rugby Napoli/Afragola (quella fanalino di coda è l’unica realtà di questo girone ancora a caccia del primo successo stagionale).

PAUSA UTILISSIMA. L’Unicusano Livorno Rugby è attualmente ottavo in graduatoria. Ha all’attivo 7 punti, ma, dovendo ancora osservare, in questo girone d’andata, il suo turno di riposo (è previsto per domenica 20 novembre), figura, rispetto alla Villa Pamphili (e alla stesso Rugby Napoli/Afragola), con una gara disputata in più. Il ruolino di marcia dei ragazzi di Marco Zaccagna è di un successo condito dal bonus-attacco (in casa con la Rugby Napoli/Afragola alla quarta giornata) e quattro sconfitte (che hanno fruttato due punti: bonus-difesa in occasione del match esterno con il Civitavecchia e bonus-attacco nella sfida giocata sul campo dell’Avezzano). La pausa osservata domenica scorsa è servita per Gragnani e compagni per tirare il fiato dopo un mese di ottobre particolarmente intenso (cinque partite in cinque domeniche). L’infermeria non è completamente vuota, ma l’interruzione ha consentito di ricaricare la batterie. Proficui gli allenamenti di questi giorni. La condizione degli atleti ‘sani’ è decisamente buona.

SCAVARE IL SOLCO. Ripetendosi sugli alti livelli espressi in occasione del vittorioso confronto con la Rugby Napoli/Afragola, è concreta la possibilità di cogliere il successo. È evidente: la soluzione ottimale (facile a dirsi…) sarebbe ottenere il massimo (i 5 punti) lasciando a bocca asciutta gli antagonisti. In contemporanea o quasi (le altre quattro partite della sesta giornata si giocano alle 14:30), non sono previsti incontri facili per le ultime due della classe (Perugia impegnato in casa con la Lazio e Rugby Napoli/Afragola di scena a Civitavecchia). Insomma, con un’affermazione, i biancoverdi labronici potrebbero scavare un mini solco sulla zona ad alto rischio della graduatoria, per poi serenamente preparare il successivo impegno, in agenda il 27 in casa del Perugia, in un altro confronto che metterà in palio una posta pesante.

TANTE DIFFERENZE. Come noto, la squadra livornese ha chiuso l’ultimo campionato di B con un filotto di tredici affermazioni – tutte quante caratterizzate dal bonus aggiuntivo – consecutive. Le differenze tra A e B sono notevoli: nella cadetteria, al cospetto di compagini non di alto livello, spesso e volentieri i livornesi non dovevano premere fino in fondo il piede sull’acceleratore, nè scavare fino in fondo del barile ogni energia per cogliere brillanti risultati. Differente la situazione in A, dove ogni punto è sudato (non poco) e dove anche al cospetto di avversari di pari livello, ogni errore viene pagato a caro prezzo. La Villa Pamphili non è certo la miglior squadra del campionato, ma solo giocando al massimo l’Unicusano può cogliere la seconda vittoria stagionale. Servirà pazienza e smalto in ogni frangente. Servirà sfruttare, anche in ampiezza, le caratteristiche del terreno di gioco (dalle notevoli dimensioni) del ‘Montano’. Servirà pure l’aiuto del pubblico. Questa squadra che difende i colori della città ad alti livelli e che è composta, quasi eslusivamente, da giocatori livornesi, nati e cresciuti nel florido vivaio, capaci di battagliare solo per il proprio grande attaccamento alla maglia, merita l’appoggio degli sportivi.