Considerazione ovvia, ma doverosa: di fronte ai drammi propri dell’emergenza del Covid-19, è fuori luogo dilungarsi su questioni tecniche, legate all’importanza di risultati sportivi. Ciò premesso, è da sottolineare come il vero rugbista sia quello che si rialza dopo un duro placcaggio. Il vero rugbista non si piange addosso e, magari dolorante per il ruvido intervento dell’avversario, riparte di slancio con rinnovato slancio e rinnovate motivazioni. Il Livorno Rugby non nasconde la volontà di puntare a importanti soddisfazioni nel campionato di B 2021/22 che – salvo ulteriori sgraditissime sorprese – partirà nel prossimo mese di ottobre. L’ultima uscita ufficiale dei biancoverdi – e di tutte le altre formazioni impegnate nella cadetteria – risale al 16 febbraio 2020, più di un anno fa.

TRE TORNEI AI VERTICI. Il Livorno Rugby, nelle ultime tre annate, ha lottato ai vertici del girone 2 (quello del centro Italia) di serie B. Biancoverdi terzi nella stagione 2017/18, quando salirono in A le prime due, Medicei Firenze cadetti e Pesaro. Labronici quarti nel campionato successivo, quando festeggiarono i primi due posti e la promozione il Romagna e, sia pur grazie ad un ripescaggio, il Civitavecchia. Nella stagione 2019/20 i livornesi, dopo la prima di ritorno, occupavano la seconda piazza in classifica (sarebbe stata promossa solo la prima). Poi per l’emergenza sanitaria è giunta la brusca e inevitabile sospensione, con l’annullamento di tutti i tornei.

LUNGHISSIMO STOP. Dopo alcuni rinvii, la Fir ha deciso di annullare quasi tutti i tornei domestici 2020/21 (si gioca solo il massimo campionato, quello del Top10). La Fir consente, per le squadre di B, solo un’attività agonistica facoltativa, gestita dai comitati regionali, con eventuali gare da disputare nei mesi di maggio e giugno. Per giocare tali partite, che non mettono in palio veri traguardi sportivi (non sono previste promozioni, né retrocessioni), si dovranno rispettare determinati protocolli sanitari. Non manca il tempo per prendere una decisione in merito, ma la sensazione è che il Livorno Rugby difficilmente giocherà quelle partite. Si ripartirà, con ‘vere’ mischie e ‘veri’ placcaggi, non prima del prossimo mese di ottobre, per il nuovo torneo di B. Il devastante placcaggio relativo alla pandemia non ha certo annullato la voglia di celebrare i primi 90 anni della storia del club, nato nel lontano 1931, e di gettare le basi per il ritorno in serie A, che manca dal 2012. Non c’è la controprova, ma la sensazione è che il Livorno Rugby avrebbe giocato, in questa stagione 2020/21 un campionato di buon livello. La squadra, come ha evidenziato l’amichevole vinta nello scorso mese di ottobre contro i Cavalieri Prato/Sesto (serie A) era in grado di lottare per qualcosa di importante. Ma in questo periodo ‘storico’ del tutto particolare, che nessuno avrebbe voluto vivere, le priorità sono ben altre…